Minorenne ucciso a Napoli, de Magistris: «È la sconfitta della società, ma è troppo facile giudicare sui social»

Minorenne ucciso a Napoli, de Magistris: «È la sconfitta della società, ma è troppo facile giudicare sui social»
Martedì 3 Marzo 2020, 17:32
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“Purtroppo non è la prima volta che un 15enne impugna la pistola e spara. Quando muore un ragazzo così giovane non è solo la sconfitta di una famiglia o di un determinato contesto ambientale, ma è la sconfitta di una società. Non mi unisco però al coro di quelli che giudicano sempre: chiunque può sbagliare e credo che nessuno si debba fare maestro, qualunque sia l’estrazione sociale. E anche chi ha sbagliato deve essere messo nelle condizioni di poter recuperare, soprattutto se si tratta di un 15enne che in questo caso - in cui ha sbagliato gravemente - non avrà la possibilità di riprendersi. E non dobbiamo neanche giudicare il carabiniere: facile dire da dietro ad una tastiera che poteva agire diversamente. Quando ti trovi in situazioni del genere è un’altra storia”. Così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, ai microfoni di Mariù Adamo in un’intervista realizzata per Mattina 9, il morning show in onda su Canale 9 - 7 Gold, commenta quanto avvenuto in città sabato notte, con la morte di un ragazzo di 15 anni durante un tentativo di rapina.

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“Per la dinamica di quanto accaduto ci affidiamo alla magistratura. Di certo - ha continuato il Sindaco - è inaccettabile che si possa morire in questo modo, come è inaccettabile che un ragazzo di 15 anni impugni una pistola vera o presunta che sia per fare una rapina. E’ inaccettabile che una persona venga minacciata alle due di notte ed è inqualificabile che venga distrutto un Pronto Soccorso”.
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