Pasquale Castaldo e sua moglie Stefania Carbone sono due cittadini di Caivano che nel 2007 decidono di lasciare la città insieme ai figli di 8 e 6 anni e trasferirsi al Nord, precisamente a Modena, per trovare un nuovo lavoro e affrontare la malattia di cui Pasquale è affetto da diverso tempo.
Nel 2004, infatti, Pasquale aveva subito, presso l'ospedale di Pavia, il secondo trapianto di reni ricevuti da una persona deceduta la quale aveva accosentito all'espianto degli organi. A seguito della difficile operazione era stato costretto a quattro anni di emodialisi e 15 anni di dialisi fino al 2019. Dopo numerose sofferenze sua moglie Stefania decide di diventare lei stessa la donatrice di suo marito. Dopo diversi controlli e indagini mediche, durati circa sette mesi, i dottori confermano la compatibilità dei reni della signora Stefania con suo marito.
Inizia per loro a questo punto un complesso ma speranzoso periodo di verifiche e supporto psicologico che accompagna Pasquale e Stefania fino al giorno dell'operazione. Il 21 settembre i coniugi Castaldo vengono entrambi ricoverati presso l'ospedale di Modena. La signora Stefania, fortunatamente, viene dimessa dopo soli tre giorni dall'operazione. Per Pasquale il percorso è più lungo, ma questa volta è sua moglie a donargli la speranza di una vita più felice.
Nonostante la sofferenza e le innumerevoli operazioni, oggi Pasquale si sta riprendendo e insieme a sua moglie Stefania sono simbolo e testimonianza di amore incondizionato e aiuto reciproco.