Morta dopo la caduta dalla barella
il pm: «Processate il radiologo»

Morta dopo la caduta dalla barella il pm: «Processate il radiologo»
di Ciriaco M. Viggiano
Martedì 26 Settembre 2017, 18:01 - Ultimo agg. 18:09
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SORRENTO. Era pronta per essere sottoposta a una radiografia addominale, esame indispensabile per chiarire l'origine dei dolori allo stomaco che la affliggevano da giorni. Nessuno, però, avrebbe alzato le sponde metalliche della barella sulla quale l'avevano adagiata. E così, a dicembre 2016, l'88enne Immacolata cadde a terra battendo la testa per poi morire nell'ospedale di Sorrento. Ora, a distanza di nove mesi, la Procura di Torre Annunziata ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio per il radiologo che avrebbe dovuto eseguire la radiografia sull'anziana.

Già fissata la data dell'udienza preliminare: il prossimo 3 ottobre il tecnico, attualmente indagato per omicidio colposo, comparirà davanti al gup Antonello Anzalone. A quest'ultimo il compito di decidere se disporre o meno il processo per quello che al momento, secondo gli inquirenti, è l'unico responsabile del presunto caso di malasanità. La richiesta di rinvio a giudizio depositata dal sostituto procuratore Emilio Prisco giunge al termine di nove mesi di indagine, durante i quali l'autorità giudiziaria ha analizzato la cartella clinica di Immacolata Spano e le risultanze dell'autopsia eseguita dal medico legale sulla salma dell'anziana.

Era la tarda serata del 19 dicembre scorso quando Spano, sposata e madre di cinque figli, venne accompagnata al pronto soccorso dell'ospedale di Sorrento. Chiaro il responso degli esami e delle visite cui i medici la sottoposero: gastroenterite acuta. Per confermare la diagnosi l'88enne fu caricata su una barella e accompagnata in Radiologia per una radiografia addominale. Dopo più di un'ora, però, una dottoressa comunicò la drammatica notizia al figlio Franco: «Sua madre è caduta».

L'impatto col suolo provocò all'anziana una ferita alla fronte, lividi sul volto e un'emorragia cerebrale. In pochi minuti l'88enne entrò in coma, venne ricoverata in Rianimazione e, dopo qualche giorno, morì.  Dopo la denuncia presentata dai familiari, la Procura di Torre Annunziata aprì un'inchiesta. I carabinieri della compagnia di Sorrento, coordinati dal capitano Marco La Rovere, sequestrarono la barella e la cartella clinica dell'anziana per poi notificare un avviso di garanzia al radiologo. Infine la svolta, con la richiesta di rinvio a giudizio depositata dal pm.

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