Morto carbonizzato nel suo tir,
l'ultimo saluto a Pietro Maria

Morto carbonizzato nel suo tir, l'ultimo saluto a Pietro Maria
di Francesca Raspavolo
Giovedì 26 Luglio 2018, 18:39
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TORRE DEL GRECO - Chiesa gremita e tante lacrime per l'addio a Pietro Maria, autotrasportatore di 52 anni morto nella notte tra sabato 21 e domenica 22 in un terribile tamponamento tra tir sull'A1 Napoli-Roma. Oggi pomeriggio la famiglia e gli amici si sono ritrovati nella chiesa di Santa Maria del Carmine a piazza Luigi Palomba per l'ultimo saluto a Pietro 'o calabrese, come lo chiamavano affettuosamente i compagni di una vita.

In città era noto per il suo banco di ortofrutta in piazzetta, nell'antico mercato rionale della città. "Ciao caro amico mio, sei stato un vero compagno, abbiamo trascorso tante notti passate insieme a fare i viaggi di lavoro. Riposa in pace, gigante buono - la testimonianza di un amico - Hai lasciato nel mio cuore un vuoto enorme, non dimenticherò mai le tue parole". "Era il fruttivendolo della piazzetta, un commerciante gentile, un uomo davvero molto garbato", il ricordo affezionato di una cliente. "Che triste coincidenza, anche suo fratello morì in un incidente stradale", rivela un amico di famiglia. Una maledizione che, dopo diversi anni, ha bussato di nuovo alla porta della famiglia Maria portandosi via anche Pietro. 

Il camionista di Torre del Greco stava viaggiando sulla A1 in direzione Napoli a bordo del suo tir. Trasportava vernici da un capo all'altro del paese. Un lavoro duro, pesante, una fatica soprattutto a una certa età, ma Pietro era fiero di poter sostenere la sua famiglia. Nel tratto autostradale tra Caianello e Capua, al Km 712 , qualcosa è andato storto: il tir del 52enne è stato tamponato da altri due mezzi pesanti, l'impatto ha generato un violentissimo incendio e i tre veicoli sono stati subito avvolti dalle fiamme. Ma mentre gli altri due conducenti sono riusciti a lasciare l'abitacolo e a mettersi in salvo, l'ex fruttivendolo è svenuto e non è più riuscito a riprendere conoscenza, finendo carbonizzato. La morte lo ha colto mentre, con tutta probabilità, era ancora privo di sensi: quando sono arrivati i soccorsi, per Pietro Maria non c'era già più nulla da fare.  
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