Giuseppe morto a Pozzuoli: «Eri buono e fragile A 16 anni i falsi miti ti hanno preso la vita»

Giuseppe morto a Pozzuoli: «Eri buono e fragile A 16 anni i falsi miti ti hanno preso la vita»
di Gennaro Del Giudice
Domenica 8 Dicembre 2019, 10:08
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Il rombo delle motociclette, palloncini bianchi e blu, striscioni e l'applauso di un intero quartiere hanno accompagnato l'uscita dalla chiesa della bara di Giuseppe De Pasquale, sedici anni domani, morto sei giorni fa a Pozzuoli in un tragico incidente stradale. La salma, avvolta in un drappo della Madonna dell'Arco, è stata scortata per diverse centinaia di metri da un serpentone di motociclette fino al luogo della tragedia. Qui è stata poggiata a terra mentre tutt'intorno gli amici in sella alle moto hanno dato gas ai motori per dare l'ultimo saluto a Giuseppe, per tutti Caparauciell, grande appassionato di due ruote. Strazio e dolore da parte dei genitori e delle due sorelle. Il rito al termine dei funerali a cui hanno partecipato centinaia di persone che hanno affollato la chiesa di San Michele Arcangelo al Rione Toiano.

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I MODELLI
Durante l'omelia, don Antonio Carbone, responsabile della comunità Mamma Matilde di Torre Annunziata dove da un anno e mezzo viveva Giuseppe De Pasquale in seguito a un arresto per un'estorsione commessa insieme ad altri quattro giovanissimi all'età di quattordici anni, ha lanciato un monito ai giovani del quartiere invitandoli a «non seguire certi modelli» e ricordando loro «il valore e l'importanza della vita». Don Antonio ha poi ricordato l'impegno di Giuseppe in questi mesi, la sua pazienza e la disponibilità verso i bambini più piccoli: «Con loro in estate faceva i castelli di sabbia, era molto affettuoso ricorda - era un ragazzo fragile ma buono. All'ultima via Crucis volle portare lui la croce. Quando faceva il duro era solo per evitare la sopraffazione da parte degli altri, ma non era un prepotente. Era molto legato al suo quartiere, a questo contesto difficile che ha condizionato la sua vita e il suo destino». Dalla comunità per minori dedicata alla memoria di Matilde Sorrentino, la mamma coraggio uccisa dai pedofili che abusarono del figlio, Giuseppe De Pasquale sarebbe uscito tra qualche settimana: lo attendeva un progetto con un'associazione di Pozzuoli.

«Il nostro impegno è continuo e quotidiano, aiutiamo decine di giovani dei quartieri a rischio di Pozzuoli spiega padre Fernando Carannante, parroco della chiesa San Michele di Toiano - e Giuseppe era uno di questi. Purtroppo però quando i loro percorsi terminano l'impatto con le realtà dalle quali provengono condiziona e rende vano quanto di buono fatto con noi». Sulla tragedia sono ancora in corso le indagini da parte della polizia municipale di Pozzuoli. Giuseppe è morto lunedì scorso dopo essere tornato a casa grazie a un permesso premio. Nel pomeriggio si era messo alla guida della smart del padre con la quale sarebbe finito poco dopo fuori strada ribaltandosi più volte. Lievemente ferito l'amico nell'abitacolo con lui, l'unico testimone di un'assurda e inaccettabile tragedia.
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