Si è spento l'avvocato napoletano Vincenzo Spagnuolo Vigorita. Aveva 90 anni. Un talento nel mondo dell'università: laurea a 21 anni. Bruciando tutte le tappe a 27 conquista la docenza in diritto amministrativo e a 29 la cattedra. Poi l'esercizio della professione forense, che svolge raccogliendo consensi e successi, e una cospicua produzione di testi giuridici che gli valgono l'appellativo di avvocato scrittore. I suoi studenti ancora lo ricordano quando, dalla cattedra, durante la lezione impartiva vere e proprie lezioni di vita destinate a rimanere indelebili nella loro mente.
Padre di cinque figli, il professore Spagnuolo Vigorita, era anche un grande appassionato di arte moderna. In una intervista dichiarò: «Ho fatto e rifatto almeno un paio di collezioni ma non è ancora finita. Mi definisco un collezionista che si rinnova continuamente. Ho paura della fissità. Se pensassi di avere una collezione definitiva, sarei sicuro di morire il giorno dopo». Insieme con l'arte moderna anche tante altre grandi passioni: il jazz, quello delle origini, la letteratura, la storia, il cinema. In un breve periodo della sua vita si avvicinò anche al mondo della politica.