Movida a Napoli, è assalto ai baretti: allarme caos da Chiaia al Vomero

Movida a Napoli, è assalto ai baretti: allarme caos da Chiaia al Vomero
di Paolo Barbuto
Lunedì 20 Luglio 2020, 08:30 - Ultimo agg. 11:58
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Il weekend resta difficile anche a Napoli. Nel centro storico e sul lungomare è ressa durante il giorno, nei luoghi della movida si concentrano gli assembramenti durante la notte con preoccupanti segnalazioni di affollatissime feste danzanti nella zona di Bagnoli nelle quali non viene rispettata nessuna norma anti-contagio.

Anche dove non ci sono violazioni, resta la gran massa di persone che si accalca tutta negli stessi luoghi ridimensionando eccessivamente gli spazi interpersonali e aumentando le possibilità di contatti vietati e di possibili contagi.

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Sono le notti nelle strade dei baretti a Chiaia a preoccupare: con l'avanzare dell'estate le presenze del week end diminuiscono ma gli assembramenti restano poderosi. Discorso identico per i locali del centro storico dove la ressa aumenta con l'avanzare della notte e l'affievolirsi dei controlli. Secondo i residenti resta preoccupante soprattutto la situazione di piazza Bellini dove l'affluenza dei giovani resta troppo alta per garantire il corretto distanziamento sociale.

Segnalazioni di assembramenti di giovani desiderosi di divertimento anche ai locali di via Aniello Falcone. Situazione di particolare disagio che viene segnalata a più riprese e con scatti più o meno eloquenti in vari post sui social. Non c'è la grandissima folla delle discoteche o dei giorni di grande assembramento, ma i contatti sono comunque eccessivi e le persone non vengono tenute a distanza le une dalle altre.

I gestori spiegano che è impossibile evitare assembramenti in strada, le forze di controllo cercano di verificare quando possono ma le situazioni di preoccupazione continuano ad aumentare.

Momenti di difficoltà vengono segnalati anche davanti ai bar della zona di Coroglio dove spesso la musica attira troppi giovani che trasformano le aree esterne in discoteche a cielo aperto. Naturalmente senza rispetto delle norme
 

 

Ci sono immagini imbarazzanti della passeggiata sul lungomare liberato: tante persone che cercano sole e mare e si ammassano. Le norme prevederebbero l'uso della mascherina anche all'aperto in caso di distanze troppo ravvicinate, davanti al panorama del Golfo le mascherine invece non ci sono.

Dovrebbero indossarle, almeno, i parcheggiatori abusivi. Ieri pomeriggio ne abbiamo contati a decine nelle zone che costeggiano il mare, da Mergellina alla Riviera di Chiaia, con forti concentrazioni lungo viale Dohrn che ha ricominciato ad essere parcheggio preferito per la passeggiata domenicale vicino al mare. Trenino dei bimbi affollato, venditori abusivi liberi e senza mascherina. Tutto è drammaticamente tornato ai giorni pre-covid, come se non fosse accaduto nulla, come se le precauzioni non fossero ancora drammaticamente necessarie.

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