Movida a Napoli, i comitati: «Stretta anticaos, serve subito una proroga»

Movida a Napoli, i comitati: «Stretta anticaos, serve subito una proroga»
di Dario De Martino
Venerdì 10 Giugno 2022, 23:00 - Ultimo agg. 11 Giugno, 17:19
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Il 17 giugno è alle porte e il rischio del vuoto normativo sulla movida è molto concreto. Venerdì prossimo, infatti, scadrà l’ordinanza contro il by-night molesto emanata lo scorso 17 febbraio dal sindaco. I comitati di residenti hanno già lanciato l’allarme chiedendo la proroga. Da Palazzo San Giacomo sembrano avere altre idee. In più occasioni, infatti, il primo cittadino ha espresso la volontà di non rinnovare l’ordinanza ma di affrontare la questione del by-night con un regolamento. Insomma, il piano dell’ex rettore è quello di definire la questione una volta e per tutte con delle norme che abbiano validità a tempo indeterminato e non con uno strumento dal carattere emergenziale con data di scadenza. Il tempo, però, stringe. Di fatto, quello iniziato ieri, è il l’ultimo fine settimana in cui vige l’ordinanza. 

A Palazzo San Giacomo sperano di riuscire ad approvare il regolamento in Giunta già la settimana prossima.

Un segnale che l’amministrazione vuole dare per far capire di non voler lasciare la materia all’anarchia. Di fatto, però, il vuoto normativo ci sarà. Il regolamento, infatti, non sarà esecutivo prima del voto in consiglio comunale. E ciò preoccupa non poco i residenti. Ieri tredici comitati hanno scritto al sindaco per chiedere che l’ordinanza di febbraio venga prorogata fino all’entrata in vigore del regolamento. «Anche se non è bastata a risolvere i disagi che la “malamovida” provoca ai residenti, sicuramente si è fatto un passo nella direzione giusta», spiegano nella missiva le tredici associazioni. Ma quali regole ha fissato l’ordinanza che i residenti delle aree del by-night vorrebbero che fosse rinnovata? La norma emanata a febbraio, in sintesi, impone la chiusura dei baretti all’una nei giorni infrasettimanali e alle due nei week-end, vieta la musica ad alto volume dopo la mezzanotte e inasprisce i controlli contro la vendita di alcol ai minori. Inoltre l’ordinanza è valida solo in alcune aree, quelle in cui il by-night è più diffuso: centro storico, Chiaia e alcune zone del Vomero. A Palazzo San Giacomo una valutazione sulla possibilità giuridica di rinnovare l’ordinanza è in corso, ma l’idea del sindaco, come accennato, è quella di non prorogare la misura. 

La giunta guidata da Manfredi, piuttosto, sembra pronta ad accelerare. Allo studio, al momento, ci sono due testi diversi. Il primo è il regolamento di sicurezza urbana a cui sta lavorando l’assessore alla Sicurezza Antonio De Iesu, di cui Il Mattino ha anticipato molti contenuti. Il secondo è il “regolamento di pacifica convivenza tra residenti e commercianti” su cui è impegnato l’assessorato al Commercio coordinato da Teresa Armato. I due assessorati stanno lavorando a braccetto e le due norme, che non è escluso possano essere unificate, saranno complementari. Nel regolamento di sicurezza urbana, che riguarda il decoro della città anche oltre la movida, saranno previste sanzioni più dure per chi non rispetta le regole. Si lavora per dare più potere ai vigili urbani e sarà portata avanti la guerra agli esercenti che vendono alcol ai minori. I cambiamenti rispetto all’ordinanza, però, sono rilevanti. Non dovrebbero esserci più gli orari di chiusura imposti ai locali e il regolamento sarà valido per tutta la città, non solo per le aree più calde del by-night. 

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Inoltre potrebbero esserci dei meccanismi di premialità per gli esercenti che rispettano le regole. I due regolamenti, però, sono ancora in bozza. Lunedì l’amministrazione comunale si confronterà con le associazioni di categoria degli esercenti. Ma nella lettera inviata ieri all’amministrazione anche le tredici associazioni di residenti chiedono di «essere coinvolte ai tavoli per la stesura del regolamento». Per arrivare al risultato, però, bisognerà trovare anche l’intesa in maggioranza. E non sarà un passaggio scontato. Pure ieri, nella riunione della commissione Attività produttive, sono emerse numerose diversità di vedute. Da un lato c’è chi chiede misure rigorose, a partire da Gennaro Esposito del gruppo Manfredi che della lotta alla movida fracassona ha fatto un suo un cavallo di battaglia. Dall’altro ci sono altri esponenti della maggioranza, come Flavia Sorrentino del Movimento 5 Stelle, che più di una volta hanno esposto in aula le ragioni di commercianti e imprenditori. Divisioni che potrebbero ulteriormente allungare i tempi.  

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