Movida a Napoli, raid all'alba a via Acton: aggredito un ventenne

Movida a Napoli, raid all'alba a via Acton: aggredito un ventenne
di Giuseppe Crimaldi
Lunedì 9 Maggio 2022, 07:00 - Ultimo agg. 18:29
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Accoltellato mentre rientrava a casa alle sei del mattino. Torna a tingersi di rosso sangue l'alba di quest'ultima, ennesima movida violenta a Napoli. Un 20enne di Melito è stato aggredito e ferito a colpi di coltello mentre era a bordo della sua auto. Ricoverato in ospedale, è già stato dimesso e le sue condizioni non destano preoccupazioni.

A preoccupare è però l'episodio in sé, l'ennesimo che riporta a notti agitate per adolescenti e giovani sotto ogni latitudine dell'area metropolitana (sempre l'altra notte un'altra aggressione durante la quale è spuntata una lama è accaduta a Casoria, con conseguenze ben più gravi per la vittima). Ed inquieta anche un'altra circostanza: l'assalto al 20enne - Costantino N., già noto alle forze dell'ordine - si è verificata ancora una volta in pieno centro urbano, lungo via Acton, arteria sempre molto frequentata sia di notte che di giorno.

Ai carabinieri che lo hanno ascoltato mentre era al pronto soccorso dell'ospedale San Paolo, dove è stato ricoverato in primissima mattinata, il giovane ha fornito una versione che poco aiuta a comprendere chi e cosa possa esserci dietro il ferimento.

Una versione, insomma, tutta da verificare e da chiarire. La vittima ha raccontato di essere alla guida della sua auto in compagnia di amici quando, all'improvviso, fermo al semaforo rosso all'ingresso della Galleria Vittoria, si sarebbero materializzati alcuni sconosciuti: gli aggressori avrebbero spalancato la portiera dell'auto e lo avrebbero prima picchiato e poi accoltellato alla gamba destra, prima di darsi alla fuga. 

Circostanze tutte da verificare: ed è quello che gli investigatori stanno facendo in queste ore, anche visionando i filmati dei sistemi di videosorveglianza, presenti lungo la zona. Dando per scontato che sarebbe difficile ipotizzare un'aggressione senza alcuna motivazione, resta da capire se nella versione fornita dal 20enne e dai suoi amici ci siano, come è evidente, delle lacune. E allora, che cosa può essere accaduto? Cosa ha scatenato una simile violenza all'alba di domenica? Non si esclude un litigio scaturito da futili motivi, forse addirittura per una banale precedenza di viabilità stradale, o qualche ruggine scattata in un luogo frequentato anche dagli aggressori.

Su questo crinale si indirizzano le indagini. Conferme o smentite alla versione fornita dalla vittima e dai suoi amici potranno arrivare - come detto - già dall'esame dei fotogrammi dei filmati di videosorveglianza stradale. Più difficile ipotizzare scenari ancora più foschi: per quanto il nome della vittima sia già conosciuto a polizia e carabinieri, nulla al momento lascia credere che l'episodio possa essere maturato come una vendetta per fatti antichi o pregressi. Dunque, siamo di fronte all'ennesimo caso di malamovida. 

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E così si torna a denunciare la facile circolazione di armi - soprattutto coltelli, anche se non sono mancati in un recente passato anche casi di porto abusivo di pistole - in una città che appare sempre più fuori controllo. Sabato pomeriggio in via Salvator Rosa sono stati aggrediti due ragazzini, di cui uno cardiopatico, inchiodati a un muro e minacciati da un delinquente armato di coltello, che non ha esitato a puntarglielo alla gola purché cedessero soldi e cellulare. A rendere noto il fatto è il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Borrelli, che ha raccolto la denuncia della mamma di una delle vittime: «Mio figlio è sotto choc - ha riferito la donna - non vuole più uscire di casa, è un ragazzino tranquillo anche per i problemi cardiaci che ha. Rientrava dal cinema insieme al cugino di soli 12 anni, e si sono visti puntare un coltello a serramanico alla gola, spalle al muro. Dei tanti presenti nessuno è intervenuto, solo quando mio figlio ha iniziato a urlare, il criminale si è dato alla fuga. In questa città non c'è futuro». 

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