Movida fracassona e concerti in strada zero controlli e multe

Movida fracassona e concerti in strada zero controlli e multe
di Paolo Barbuto
Mercoledì 22 Maggio 2019, 07:53 - Ultimo agg. 07:54
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Provate a farvi un giro sul web e cercate i video sulla movida napoletana. Vi troverete proiettati in un mondo parallelo fatto di allegria, divertimento, molto alcol, tanta droga ma soprattutto un frastuono assordante. Scoprirete bande musicali che si esibiscono per strada in piena notte, cantanti che improvvisano concerti nelle piazze in orari da Gigi Marzullo, caos, rumori, volume sparato a mille fino all'alba.
Dopo aver guardato una decina di video (selezionate quelli dell'ultima settimana, bastano e avanzano) provate a mettervi nei panni delle persone che hanno casa con affaccio su quelle strade e quelle piazze, vi renderete conto da soli che si tratta di una situazione invivibile, anche perché il concetto di movida del week end si allunga sempre di più, inizia al giovedì e termina di domenica, un tormento per chi è costretto a subirla.
 
Per evitare malintesi e possibili reazioni incontrollate dei commentatori da tastiera, chiariamo subito un punto: una città che vive e si diverte di notte è meravigliosa. Non ci sono censure nei confronti di chi ha voglia di trascorrere i suoi momenti di svago notturno in giro per locali, anzi. Però una città che apre le sue braccia alla vita notturna deve essere in grado di garantire norme rigorose per consentire a tutti di vivere serenamente, anche a chi non ha voglia di partecipare alla movida: quelle regole a Napoli non esistono. Ci sarebbero, ovviamente, anche perché basterebbe applicare qualche articolo del codice per imprimere una svolta di civile convivenza tra il popolo della notte e quello del giorno: solo che gli interventi di controllo sono talmente rari da non poter essere considerati un deterrente.
Insomma, la gente della notte può fare quel che vuole senza rispettare niente e nessuno.
GLI OTTONI
Ha fatto il giro del web un video in due puntate diffuso dal comitato Vivibilità Cittadina che mostra le esibizioni di una banda d'ottoni in piazza San Domenico Maggiore. La musica è ben suonata, il ritmo è vivace e coinvolgente, centinaia di ragazzi ballano e si divertono al ritmo dei suonatori francesi che si esibiscono. Peccato che l'esibizione si stia svolgendo alle tre del mattino. Nel video registrato sabato scorso il popolo della notte fa quel che vuole senza interventi. Raccontano i residenti, ma è la loro versione non confermata, che sarebbero anche arrivati i vigili urbani e avrebbero spiegato di non poter intervenire perché c'era troppa gente assiepata.
Il primo video registrato sabato si conclude con la disperazione di non aver visto un intervento. Il secondo, sempre girato alle tre del mattino, e sempre con la banda di ottoni, si conclude, almeno, con l'arrivo di qualche auto dei carabinieri che invita la gente a sciogliere la seduta. Ma comunque sono le tre di notte.
LE PROTESTE
«Siamo in prima linea, segnaliamo, chiediamo interventi, proponiamo manifestazioni, agevoliamo incontri, ma purtroppo i risultati sono sempre inferiori alle aspettative», Gennaro Esposito, leader del Comitato per la Vivibilità Cittadina, spiega la lotta contro i mulini a vento nella quale tanta gente s'è lanciata ormai da anni.
Condividono il materiale sul web. Risale a sabato un agghiacciante video con tre ragazze che appoggiano lo smartphone sulla balaustra del centro museale di San Marcellino e lo usano come base per tirare cocaina: «Queste cose sono all'ordine del giorno, purtroppo», sospira Esposito.
I LUOGHI
Con l'arrivo della bella stagione il popolo della notte diventa più numeroso e rumoroso. Si aggiungono nuovi luoghi come Riva Fiorita, si alimentano le zone abituali come quella dei baretti, rinascono aree come quelle ai margini di piazzetta Nilo. Per ognuna delle zone segnalazioni e richieste di intervento troppo spesso inascoltate. Eppure basterebbe quella stessa, la giusta, severità usata per i ballerini di tango in galleria Umberto: se c'è violazione bisogna fermare tutto, anche il divertimento. La legge è legge, bisogna solo trovare qualcuno che la faccia rispettare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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