Movida a Napoli: gaffe sul divieto dell'alcol, via libera ai locali, stop ai negozi

Movida a Napoli: gaffe sul divieto dell'alcol, via libera ai locali, stop ai negozi
di Valerio Esca
Sabato 12 Ottobre 2019, 08:55
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Una gaffe ha costretto il Comune di Napoli a revocare l'ordinanza sulla movida, per emetterne un'altra nel tardo pomeriggio di ieri. La differenza sta al punto cinque. In quella vecchia era previsto che «gli esercizi di somministrazione di alimenti e/o bevande e quelli commerciali di vicinato, medie strutture di vendita e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi di produzione artigianale di alimenti e i chioschi su area pubblica» non avrebbero potuto vendere alcol da asporto dalle ore 24 in tutte le aree individuate con l'ordinanza. Con una stretta particolare per l'area 4, ovvero la zona del Vasto, dove il divieto sarebbe stato valido a partire dalle ore 21.

Cosa cambia? Che per quanto riguarda gli esercizi di somministrazione, tipo i chioschi, le piccole vinerie, gli esercizi di produzione artigianale il divieto non vige, mentre resta quello per gli esercizi di vicinato di piccola, media e grande distribuzione, ovvero piccole salumerie e grandi supermercati, che comunque non potranno vendere alcol da asporto dalle ore 24 in tutte le aree individuate nell'ordinanza. Resta la stretta nella zona del Vasto, dove il divieto parte alle 21.

La nuova ordinanza - in vigore in tutte le zone della movida: da Chiaia a via Aniello Falcone, dal centro storico alla zona della stazione centrale e appunto al Vasto, fino a piazza Carlo Terzo e a Coroglio - pare non abbia convinto i comitati dei residenti, che se da un lato accettano di buon grado la stretta sugli alcolici ai minori e i divieti più aspri, dall'altro lamentano la mancanza di controlli, che di fatto vanifica gli sforzi prodotti per emanare un'ordinanza più complessa e ampia, rispetto a quelle precedenti.
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