Movida a Napoli, dai Decumani ai Quartieri «illegalità e fiumi di alcol»

Movida a Napoli, dai Decumani ai Quartieri «illegalità e fiumi di alcol»
di Giuseppe Crimaldi
Domenica 20 Febbraio 2022, 09:29 - Ultimo agg. 21 Febbraio, 07:23
4 Minuti di Lettura

Dimenticate poeti e sognatori. Se un tempo ad ispirare letterati, pittori, filosofi e artisti la notte era un concetto sublime, quasi evocativo, anello di riconciliazione con gli affanni del giorno e della vita, oggi le cose sono cambiate. Soprattutto per le notti della movida metropolitana. E al posto di chi si perdeva guardando la volta di un cielo stellato, oggi per perdersi bastano cicchetti, anarchia e soprattutto ammuina. Viaggio nel by night napoletano che da oggi il Comune vuole regolamentare con un rigoroso decalogo di comportamenti. Una stretta imposta dagli abusi, dalle violenze, dal menefreghismo e dall'inciviltà di chi (e non sono pochi) la notte decide di prenderla a morsi senza accontentarsi di fermarsi alla polpa del frutto.

Cronista e fotografo iniziano il loro viaggio in quella che tra i molti, ormai esausti, residenti di Chiaia, del Vomero e del centro storico costretti a rinunciare al riposo dal tramonto all'alba nei fine settimana, sperano nella prima notte di quiete. Un'ordinanza del sindaco Manfredi ridisegna la mappa e gli orari del divertimento nelle zone più battute dal popolo della notte: chiusura degli esercizi di somministrazione di bevande e alimenti, sia in sede fissa che mobile, e dei chioschi all'una, dalla domenica al giovedì, mentre il venerdì e il sabato la chiusura è fissata alle ore due.

Agli impenitenti del by night - quelli che normalmente uscivano di casa dopo mezzanotte per aspettare l'alba nei locali - tocca subito adeguarsi: ed ecco probabilmente perché, già dopo le 23 di venerdì il quadrilatero dei baretti di Chiaia è già come lo stadio Maradona un'ora prima che cominci la partita di ritorno Napoli-Barcellona: pieno come un uovo.

Lampeggianti blu ovunque. Il presidio delle forze dell'ordine c'è.

Ineccepibile. Ma non si può certo militarizzare ogni angolo di strada, a Napoli. Ed ecco sfrecciare indisturbati a folle velocità da via Carlo Poerio verso piazza dei Martiri un manipolo di giovanissimi centauri, tutti rigorosamente senza casco. Succede poco dopo anche che un distinto signore di mezza età, a bordo del suo scooter, infranga il divieto di accesso lungo il senso unico della stessa strada. Ma questi, alla fine, sono solo bruscolini rispetto alla mole di lavoro che devono garantire le forze dell'ordine.



Questa serata di venerdì notte la zona di Chiaia è affidata ai carabinieri della compagnia Napoli Centro. Li seguiamo fino a mezzanotte nei loro percorsi fatti di controlli e sanzioni. I militari (che nella zona hanno operato anche con molte pattuglie in borghese) beccano e multano i titolari di due cocktail bar di vico Belledonne a Chiaia: restavano aperti a servire drink anche dopo le due di notte. Uno dei due titolari è stato sanzionato anche per non aver rispettato le norme anti-covid consentendo l'ingresso senza Green pass ad un cliente (multa salata anche per lui).

Se ha un senso programmare una stretta intorno alle aree della movida, allora bisogna anche immaginare un dispositivo utile per il traffico. Via Chiaia dopo la mezzanotte era un lungo serpentone di macchine. Centinaia le auto in sosta selvaggia. Speriamo che la Municipale potenzi, dalla prossima settimana, i suoi servizi, anche perché non si può chiedere a polizia e carabinieri di fare anche i vigili urbani.

Ci spostiamo verso il centro storico, altra croce senza delizia per chi deve tenere a bada la movida fracassona e irrispettosa per i diritti dei residenti. Una farfallina ci ha sussurrato in un orecchio: «Andate a vedere che succede ogni sabato in vico Speranzella, ai Quartieri. Qui tutti i bassi un tempo abitati sono diventati baretti e locali che somministrano alcolici. Nessuno di loro ha la licenza». In effetti la stradina a ridosso di via Toledo dopo l'una è un carnaio di ragazzi che si addossano (quasi tutti senza mascherina) al chiuso e all'aperto con i bicchieri in mano. Anche questo suggerimento lo giriamo alla Municipale.

Ore 1,20. Ci spostiamo verso i Decumani. Via San Giovanni Maggiore Pignatelli. Altra zona da sempre presa d'assalto da migliaia di giovani. A Chiaia i fricchettoni, qui a popolare le notti c'è la Napoli proletaria: studenti, ragazzi dei centri sociali, extracomunitari. Ma almeno per questa sera la zona supera a voti piani la prova. Pochissimi assembramenti, locali ordinati, nessun problema per la polizia che vigila discretamente (anche qui in borghese) il rispetto delle regole. Gli agenti del commissariato Montecalvario hanno controllato otto locali sanzionandone uno per violazione del nulla osta di impatto acustico, due per diffusione di musica irregolare, due per somministrazione di alcol a minori e due per vendita di bevande alcoliche dopo la mezzanotte.

© RIPRODUZIONE RISERVATA