Movida a Napoli, c’è la stretta: «Blindare i 14 varchi dei vicoli di Chiaia»

Movida a Napoli, c’è la stretta: «Blindare i 14 varchi dei vicoli di Chiaia»
di Luigi Roano
Martedì 14 Dicembre 2021, 23:30 - Ultimo agg. 16 Dicembre, 07:03
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Chiaia blindata, baretti osservati speciali con postazioni in tutti e 14 varchi della zona presidiati dalle forze dell’ordine con controlli capillari. Già oggi, al massimo entro venerdì, potrebbe arrivare l’ordinanza del sindaco Gaetano Manfredi per bloccare il rito degli aperitivi del 24 una vera e propria movida. La guardia è alta perché i contagi salgono e il rischio di assembramenti nel giorno consacrato tradizionalmente dai giovani al brindisi è molto temuto. Sullo sfondo c’è lo stop anche alle feste di piazza di Capodanno, qui ci ha pensato il governatore Vincenzo De Luca nella prima mattinata a chiarire come stanno le cose: «Fra oggi e domani - dice il presidente della Regione - firmerò delle ordinanze per evitare assembramenti alla vigilia di Natale come abbiamo già fatto lo scorso anno. Ordinanze che vietano la vendita di alcolici nella serata e vietano gli assembramenti e anche un’ordinanza che vieta le feste in piazza di Capodanno. Non possiamo immaginare di avere assembramenti di decine di migliaia di persone senza mascherine e un po’ su di giri come è inevitabile che sia». Questa volta tutto concordato con il sindaco con il quale il governatore si è visto nella tarda serata di lunedì.

Il piano della Prefettura andrà di pari passo con l’ordinanza del Comune che invece contingenterà gli orari di apertura dei locali e di vendita di alcolici. Ma procediamo con ordine.

Sul fronte dei controlli finisce nel mirino soprattutto Chiaia meta privilegiata dei brindisi e della movida della Vigilia. I 14 varchi di accesso all’area dei baretti saranno presidiati da agenti: in campo ci saranno carabinieri, polizia, guardia di finanza e naturalmente i vigili urbani. I controlli saranno a campione. Come è noto per accedere ai mezzi pubblici e ai locali bisogna esibire il grenn pass e i controlli delle forze dell’ordine punteranno su questa richiesta. L’obiettivo non è scoraggiare ma vigilare contro gli eccessi di qui la massiccia presenza di uomini in divisa. Sostanzialmente se si creerà ressa gli agenti imporranno lo stop di qui il presidio dei 14 varchi. In questo piano sicurezza e anticovid si calerà l’ordinanza del Comune che conterrà sostanzialmente due elementi: l’orario di chiusura dei locali che dovrebbe essere molto più small e la vendita degli alcolici. «A breve faremo un’ordinanza sul 24» racconta il sindaco.

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Nella consapevolezza che oggi ci potrebbe essere un nuovo punto in Prefettura mentre per venerdì è certo il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Ma Manfredi guarda già poltre e si proietta all’ultimo giorno dell’anno: «Stiamo lavorando sull’ultimo dell’anno e venerdì c’è la riunione conclusiva in Prefettura per stabilire il da farsi. Ne abbiamo parlato già ieri e anche l’altro ieri, stiamo ragionando assieme per trovare la soluzione migliore. È chiaro che con un aumento e una progressione dei contagi come quella che stiamo vivendo fare una festa di piazza è molto complicato per cui ci stiamo attrezzando per una soluzione alternativa». Su De Luca che ha già annunciato lo stop alle feste di piazza l’ex rettore è categorico: «Tutto quello che stiamo facendo, lo stiamo decidendo in perfetta sintonia, assieme al prefetto e alla Regione. La nostra preoccupazione è garantire il massimo della normalità col massimo della sicurezza». 

Il concertone di piazza del Plebiscito è saltato non ci sarà il palco che invece verrà installato all’interno del Maschio Angioino con divieto di accesso al pubblico, dove il concerto tratto dal film “Passione” di Turturro andare in scena davanti alle telecamere con un pubblico virtuale. A presentare la serata dovrebbe essere Gianni Simioli, tra i nomi contattati ci sarebbe Diodato. Ma per “Passione live” sono attesi The next generation, Flo, Gnut, Irena Scarpato, Maldestro, Roberto Colella, Simona Boo e Raiz, cui dovrebbero aggiungersi nomi come quelli di Enzo Gragnaniello, James Senese ed altri. Se non ci sarà il palco al Plebiscito con i risparmi arriverebbero altre star della musica. La cosa fondamentale è che i soldi - si tratta di finanziamenti europei - devono essere spesi entro il 31.

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