Notte di sangue a Napoli. Il bilancio: tre minori accoltellati durante tre diversi episodi in altrettante zone della città. Tutte le aggressioni si sono verificate in tarda serata e per ciascun ferito è stata necessaria l'assistenza ospedaliera sebbene non ci siano state conseguenze gravi per nessuna delle vittime per le quali, infatti, non sono stati disposti ricoveri. I motivi delle aggressioni e le dinamiche sottese alle azioni violente sono al vaglio dei Carabinieri intervenuti con diverse pattuglie nei tre episodi che non hanno alcun elemento in comune, escluso l'epilogo. Tra i primi accertamenti dei militari, infatti, quel che è che appare sicuro è si tratta di vicende che non hanno alcun collegamento tra loro e rivelano, semplicemente, l'impennata di raid violenti che, a Napoli, coinvolgono sempre più una platea di minori, sia come vittime che aggressori spesso armati con coltellini e lame domestiche.
L'aggressione più violenta tra quelle avvenute la scorsa notte, è stata subita da un 14enne napoletano che, dopo essere stato accoltellato, è stato anche trascinato in strada per diversi metri. L'episodio è accaduto in via Salvator Rosa, intorno alle 20.30, e il ragazzino, trainato presumibilmente da un gruppetto di coetanei mentre perdeva sangue dall'addome, è stato abbandonato in strada solo quando il padre della vittima è intervenuto, trasportando immediatamente il figlio in ospedale. Il giovane è stato medicato all'addome e giudicato guaribile in 15 giorni.
Sul posto, sono intervenuti i carabinieri del Nucleo radiomobile che stanno indagando per chiarire la dinamica dell'aggressione e identificare i responsabili, molto probabilmente da ricercare nei giri di amicizie e frequentazioni del minorenne. Secondo una prima ricostruzione dei militari, il 14enne sarebbe stato trafitto alla pancia da un coetaneo ma l'azione del raid violento avrebbe coinvolto un gruppetto di amici e, dunque, sarebbe riconducibile al branco entrato in azione per punire il minore.
La seconda aggressione, avvenuta sempre intorno alle 20.30, si è verificata nella zona orientale della città coinvolgendo un 13enne napoletano, trafitto con un coltello. In questo caso, il minore è stato colpito ad una gamba e la ferita lacero contusa non ha provocato lesioni muscolari nel ragazzino che dopo le prime cure, al pronto soccorso dell'ospedale Evangelico Villa Betania, è stato dimesso. La prognosi per la vittima, infatti, è stata di 7 giorni. Secondo la testimonianza rilasciata ai carabinieri della pattuglia mobile di zona Poggioreale, intervenuti in ospedale, il minore si sarebbe accorto della ferita sulla gamba mentre era in strada e, una volta a casa, sarebbe stato accompagnato dai genitori al presidio ospedaliero. Ora, saranno i militari della stazione di Ponticelli a procedere alle indagini e agli ulteriori accertamenti per chiarire la dinamica, apparentemente ignota di quanto accaduto.
L'ultima aggressione, in ordine di tempo, avvenuta la notte scorsa, si è verificata al Vomero, ai danni di un 13enne napoletano ferito a una gamba. Il minorenne, aggredito intorno alle 23.30, sarebbe stato colpito verosimilmente con un arma da taglio ma non è certo che si possa trattare di un coltello e anche questo elemento, così come l'intera dinamica dell'aggressione, è al vaglio dei carabinieri della stazione Vomero. Dai primi accertamenti, è emerso che il 13enne sarebbe stato trafitto da un suo coetaneo nel parco pubblico Raffaele Viviani, in via Girolamo Santacroce e tra le ipotesi prese in considerazione dagli investigatori, c'è anche l'uso incauto di una lama. Per questi motivi si potrebbe trattare anche di una sorta di incidente che poi sarebbe sfociato in una lite violenta. Il 13enne, medicato all'ospedale Vecchio Pellegrini, è stato giudicato guaribile in 10 giorni.
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