Napoli, Movimento Cristiano Lavoratori: «Giovani e lavoro per una società più giusta»

Napoli, Movimento Cristiano Lavoratori: «Giovani e lavoro per una società più giusta»
di Emanuela Sorrentino
Sabato 30 Novembre 2019, 14:09
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Cento studenti provenienti da tutta Italia sono stati i protagonisti della III edizione della Active school jobs promossa dal Movimento a Cristiano lavoratori. Una iniziativa realizzata in collaborazione con l'Università Federico II di Napoli che per tre giorni ha ospitato le lezioni di docenti, giornalisti, rappresentanti delle istituzioni, del mondo del lavoro e dell'associazionismo per un confronto serrato su temi fondamentali per la formazione delle future generazioni.
“Educare i giovani per cambiare: ripartire dalla dignità della persona per costruire una nuova cultura del lavoro e della legalità. E’ nella formazione la chiave di volta del futuro che vogliamo. Per questo l’iniziativa vuole rappresentare non un punto d’arrivo ma una nuova ripartenza per il Sud e per i giovani. Temi, questi, di fondamentale importanza che di fatto sembrano essere usciti dall’agenda politica, ma che trovano accoglienza e massima attenzione nella Chiesa e nel mondo cattolico: non a caso sabato sarà presente fra noi anche il Cardinal Crescenzio Sepe, che ringrazio fin da ora per la dedizione e la sensibilità”. Lo ha dichiarato il presidente nazionale di Mcl Carlo Costalli.

"Il lavoro e la legalità devono essere la priorità del Paese. Stiamo assistendo in questi mesi a tante crisi industriali, come quelle della Whirlpool a Napoli e tante altre in Campania per le quali ci vuole la massima attenzione. Così come la legalità sul posto di lavoro è centrale per costruire un futuro migliore le le prossime generazioni. Per questo motivo abbiamo scelto queste tematiche al centro della III edizione della Active school Jones che realizziamo per i nostri giovani che saranno i protagonisti della società del domani". Così Michele Cutolo, vicepresidente nazionale del Movimento Cristiano lavoratori ha presentato i tre giorni della III edizione dell'iniziativa intitolata "Educazione, lavoro, legalità per rilanciare il Paese" e che ha visto protagonisti nelle giornate di giovedì e venerdì il direttore del Mattino Federico Monga e il responsabile della redazione napoletana di Repubblica Ottavio Ragone insieme a imprenditori come Paolo Scudieri e Pasquale Esposito, Giuseppe Cantisano, capo dell'Ispettorato del lavoro di Napoli, Antonio Coppola, Presidente Aci di Napoli e Bianca Iengo, Responsabile diocesana Farmacia solidale di Napoli per testimoniare l'importanza e il ruolo delle imprese e della solidarietà.

“L’attenzione al lavoro fa parte della nostra cultura. Cristo vuole una chiesa aperta che vada incontro all’uomo. Il lavoro è importante ma anche la formazione è importante per poter fare un lavoro ben fatto. Per questo va apprezzato il lavoro di Mcl che realizza questa scuola per giovani da tutta Italia. La mancanza di lavoro è la fonte di tutti i mali non solo economici ma anche etici. Così si rischia il degrado di una società. Il lavoro riguarda la sacralità dell’uomo. Se si rispettano i diritti dell’uomo come lavoratore si rispetta anche la sua spiritualità”. Lo ha detto il cardinale Crescenzio Sepe intervenendo all'Active School Jobs, accanto a Michele Cutolo, vicepresidente nazionale del movimento cristiano lavoratori. 

La giornata di oggi ha visto protagonisti dopo i saluti del rettore Gaetano Manfredi e del sindaco Luigi de Magistris, il procuratore antimafia Federico Cafiero de Raho, il cardinale Crescenzo Sepe, il presidente emerito della Corte Costituzionale Giuseppe Tesauro, l’ex procuratore Franco Roberti, il segretario generale aggiunto Cisl Gigi Sbarra, moderati dal direttore di Rai Vaticano Massimo Milone.

Il sindaco Luigi de Magistris ha sottolineato che il lavoro e la legalità rappresentano il fondamento della nostra Costituzione e della vita delle persone. Quindi questa iniziativa è molto importante per i giovani. Bisogna spezzare il legame con la criminalità e oggi Napoli sta dimostrando di voler cambiare. Alla recente assemblea dei comuni italiani Napoli è risultata terza per startup giovanili superando Bologna e Torino. Vuol dire che i giovani stanno capendo che il mondo del lavoro sta cambiando e si punta sul Made in Naples, sulla valorizzazione delle nostre qualità caratteristiche”.

“Iniziative come queste sono importanti per alimentare una sensibilità sui temi dell’educazione e della legalità. Solo con la cultura, la ricerca, la scienza si riesce a creare lavoro e sviluppo fondamentali per i giovani”. Così il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho.
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