Un gruppo di lavoratori storici in appalto del Museo Madre stanno manifestando davanti all'ingresso della struttura per rivendicare la continuità occupazionale e salariale degli operatori dei servizi di bar, biblioteca, bookshop, didattica e mediateca a rischio licenziamento. Si tratta - informa la Filcams-Cgil Campania - di servizi scaduti il 31 dicembre scorso e non ancora rinnovati o prorogati dalla Fondazione Donnaregina.
«Dopo una richiesta di incontro e diversi solleciti da parte della Filcams e dopo l'assenza di Fondazione Donnaregina a un tavolo convocato dalla prefettura di Napoli la settimana scorsa - precisa il sindacato - i lavoratori hanno organizzato un presidio pacifico per sensibilizzare la Fondazione a un confronto risolutivo della vertenza».
«I contratti sono scaduti il 31 dicembre 2020 e non ne sono stati stipulati di nuovi con altre società per lo svolgimento dei medesimi servizi», precisa in una nota la Fondazione Donnaregina. «Peraltro a seguito dell'emergenza sanitaria, agli spazi usati in passato per i predetti servizi è stata destinata una funzione differente ed essi sono attualmente in concessione ad uso gratuito all'Asl Napoli 1 Centro, che li sta impiegando come hub vaccinale Covid-19», si sottolinea.