Musulmani d'Europa, il Comune di Napoli incontra la comunità islamica

Musulmani d'Europa, il Comune di Napoli incontra la comunità islamica
di Paola Marano
Giovedì 5 Aprile 2018, 21:37
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Un cimitero per ottenere il diritto alla sepoltura dei fedeli e dei cittadini napoletani di fede islamica. E’ questa la principale richiesta nei confronti dell’amministrazione comunale da parte della comunità islamica di Napoli, che alla presenza del sindaco Luigi de Magistris, ha partecipato questo pomeriggio al convegno «Musulmani d’Europa», organizzato dall’Assessorato alla Trasparenza e all’efficienza in collaborazione con i giovani Giovani Musulmani d’Italia. All’incontro nella sala giunta di Palazzo San Giacomo hanno preso parte Nadia Bouzekri, Presidente dei giovani musulmani di Italia, e Hareth Amar, già presidente dei giovani musulmani di Napoli, Brahim Maarad, giornalista e scrittore. Il Comune – come conferma l’assessore alla Trasparenza e all’efficienza del Comune di Napoli Alessandra Sardu – è già a lavoro per individuare uno spazio da dedicare all’area cimiteriale, che potrebbe trovare luogo nella zona di Poggioreale.
 

«Noi dialoghiamo costantemente con la comunità islamica per tante questioni che riguardano l’attività amministrativa quotidiana – ha sottolineato l’assessore -  questo convegno vuole essere una giornata per interrogarci sul rapporto tra Islam e Europa. Siamo convinti che non ci sia una incompatibilità tra Islam e occidente, ma lo sguardo critico dell’islam sulla società occidentale possa esserci molto utile. Il fondamentalismo che si è sviluppato nelle periferie europee ci ha dimostrato che abbiamo fallito nel processo di integrazione, questo pomeriggio è un modo per scoprici reciprocamente e gettare basi di dialogo solidi». 
 
Una città, quella di Napoli, che «vuole dimostrare che mettere insieme popoli di diverse religioni, culture e provenienze è un elemento di ricchezza per tutti e non un pericolo – ha detto il sindaco Luigi de Magistris - ormai siamo un laboratorio, una comunità di integrazione vera. La presenza oggi dei giovani musulmani dà un messaggio di pace che può partire soprattutto dai giovani e noi siamo molto impegnati in questa direzione».
 
Per Nadia Bouzekri, Presidente dei giovani musulmani di Italia, accostare le parole musulmano e italiano non è un ossimoro: «Si può essere un cittadino partecipe pur avendo un mix di culture. La ventata di odio e razzismo non è utile a nessuno - ha affermato -  come Govani Musulmani Italiani da Bolzano facciamo in modo che i nostri coetanei possano conoscere se stessi e comprendere che si può essere italiani e musulmani. Bisogna che i giovani abbiano la possibilità di imparare e di essere utili a questo paese». 
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