Dopo ventuno giorni di detenzione è stato liberato Daniele Bombace. Il giovane, originario di Giugliano, era dal 16 novembre in un centro di detenzione amministrativa a Vincennes, un Comune alle porte di Parigi.
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Ieri si è tenuta l’udienza dinanzi al tribunale amministrativo e il giudice, come fa sapere la famiglia, ha accolto le tesi della difesa. Daniele è dunque tornato in libertà. Sul 23enne pendeva, tra l’altro, una richiesta di espulsione dal territorio francese che è stata respinta. In aula, durante l’udienza, anche la madre e il padre di Daniele. I familiari fanno sapere che il giudice ha riconosciuto anche un risarcimento per la prolungata detenzione.
Lo scorso 16 novembre il giovane napoletano si trovava a pochi metri da casa sua a Parigi, dove vive da cinque anni, quando lui e altri ragazzi furono avvicinati e fermati dalla polizia. Secondo le associazioni che hanno seguito il caso da Napoli, Daniele «era stato fermato nel corso di un’operazione volta a impedire incidenti durante le proteste previste nella capitale francese ma lui non stava partecipando in quel momento a nessuna manifestazione». Per lui fu organizzato dall’associazione Zero81 un presidio al consolato francese di via Crispi a Napoli proprio per chiederne il rilascio.