Napoli, 43enne gambizzato a dicembre: i due pistoleri arrestati a Secondigliano

Napoli, 43enne gambizzato a dicembre: i due pistoleri arrestati a Secondigliano
Lunedì 19 Aprile 2021, 15:18 - Ultimo agg. 20:11
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Sono ritenuti dagli investigatori della Squadra Mobile di Napoli e della Direzione Distrettuale Antimafia coinvolti nel ferimento di Gennaro Casaburi, 43 anni, persona già nota alle forze dell'ordine, centrato da 9 colpi d'arma da fuoco, il 20 dicembre del 2020, in un agguato scattato nel quartiere Secondigliano del capoluogo partenopeo: la polizia di Stato ha notificato due provvedimenti cautelari in carcere emessi dal gip nei confronti dei pregiudicati (per reati in materia di stupefacenti e reati contro il patrimonio) Massimo Molino e Giovanni Mancini, di 47 anni e 28 anni.

Nella «gambizzazione» di Casaburi, al quale i colpi di pistola recisero, tra l' altro, l'arteria poplitea, sono ritenuti coinvolti anche Vincenzo Maione e Orlando Di Maio, entrambi già destinatari di una misura cautelare per quei fatti.

I reati contestati, aggravati dal metodo mafioso, sono concorso in lesioni personali gravissime, porto e detenzione illegale di arma comune da sparo e resistenza a pubblico ufficiale. I quattro, secondo gli inquirenti, avrebbero agito per conto di Luigi Carella, a capo del gruppo camorristico del rione Berlingieri. Carella è ritenuto un referente del clan Licciardi, quest'ultimo componente del cartello camorristico denominato «Alleanza di Secondigliano», di cui fanno parte anche le famiglie mafiose dei Contini e dei Mallardo. 

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