Bancarelle del torrone a Napoli, Di Porzio: «Stop all'abusivismo dei venditori ambulanti»

Bancarelle del torrone a Napoli, Di Porzio: «Stop all'abusivismo dei venditori ambulanti»
Venerdì 28 Ottobre 2022, 13:56
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«Abbiamo lanciato un appello al Comune affinché vigili su una situazione che periodicamente si ripete. In particolare abbiamo inoltrato a Teresa Armato, assessore alle Attività produttive e ad Antonio De lesu, assessore alla Legalità, una richiesta di maggiori controlli su eventuali occupazioni abusive. Come ogni anno, nel periodo tra la fine di ottobre e i primi del mese di novembre, sul territorio di Napoli si insediano numerose bancarelle ambulanti per la vendita di dolciumi». Lo dichiara il presidente di Fipe Confcommercio Campania Massimo Di Porzio. «Al di là delle considerazioni igienico sanitarie sulle modalità di vendita e somministrazione di prodotti alimentari anche sfusi, privi di riparo da agenti atmosferici ed inquinanti - aggiunge Di Porzio - ci preme segnalare che gran parte delle bancarelle insediate tra piazza Nazionale e piazza Carlo III effettuano la vendita direttamente sulla carreggiata, in alcuni casi anche in prossimità di fermate dell'autobus o binari del tram, in contrasto con il codice della strada e con grave rischio per la sicurezza degli stessi clienti delle bancarelle ed in generale dei passanti».

Alla lettera è stata allegata anche una documentazione fotografica relativa alla situazione in piazza Carlo III e piazza Nazionale. «Ci sono inoltre pervenute inoltre - prosegue Di Porzio - numerose segnalazioni secondo le quali diverse bancarelle hanno progressivamente allargato gli spazi occupati, si presume in maniera abusiva, tanto da intralciare il passaggio pedonale ed a volte anche veicolare. È peraltro evidente come tale fenomeno costituisca una forma assai incisiva di concorrenza sleale in danno degli esercizi in sede fissa, che sono soggetti ad adempimenti ed oneri assai più gravosi per condurre regolarmente la propria attività. Chiediamo pertanto di voler disporre gli opportuni controlli per verificare la legittimità di tali occupazioni e la loro conformità alle concessioni rilasciate, a tutela della pubblica incolumità e degli operatori in regola», conclude Di Porzio.

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