L'addio a Rossella, la ragazza affetta da una rara malattia nel Napoletano: «Ci hai riempito la vita»

L'addio a Rossella, la ragazza affetta da una rara malattia nel Napoletano: «Ci hai riempito la vita»
di Ferdinando Bocchetti
Domenica 28 Febbraio 2021, 12:23 - Ultimo agg. 13:39
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"Grazie Biagio, grazie Tilde e grazie Francesco. Avete consumato le vostre parole, le vostre lacrime, la vostra vita per stare accanto a Rossella. Ma lei, con il suo straordinario esempio e il suo amore, ha riempito le vostre vite e quelle di tutti noi". Don Ciro Russo, il parroco della San Ludovico d'Angiò di Marano, la chiesa dove ieri sono state celebrate le esequie di Rossella Passero, ha voluto dedicare - durante l'omelia - le prime parole ai familiari della 21enne, affetta da una grave e rara malattia: la glicogenosi di tipo 2.

Diagnosticata in tenerissima età, Rossella aveva affrontato la malattia con estremo coraggio e con l'utilizzo di un farmaco sperimentale prodotto da una multinazionale americana. Per averlo, i genitori della ragazza - papà Biagio e mamma Tilde - avevano lottato a lungo contro la burocrazia, dando vita a uno sciopero della fame e ad una serie di sit-in all'esterno del Monaldi, l'ospedale dove all'inizio degli anni Duemila era ricoverata la ragazza.

Al Monaldi, subito dopo l'inizio delle cure, aveva ricevuto anche la visita dell'allora ministro della Salute Girolamo Sirchia. Superata la fase più critica, Rossella non si era persa d'animo: aveva frequentato con profitto l'istituto comprensivo Socrate-Mallardo e, successivamente, il liceo Carlo Levi. Si era diplomata con il massimo dei voti.

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"Ricordo ancora l'esame del quinto anno - racconta Giuliana D'Orsi, una docente del Levi - Rossella fece un figurone ed emozionò tutti, compresi i commissari esterni". Durante l'omelia, don Ciro Russo ha ricordato altri aneddoti: "C'eravamo visti in chiesa appena sette giorni fa. Rossella, per ovvie ragioni, si era dovuta allontanare dalle attività parrocchiali. Quando ha messo piedi di nuovo in chiesa ha chiesto scusa a tutti per la sua lunga assenza. Rossella era davvero una ragazza speciale, una ragazza straordinaria, dotata di una straordinaria forza di volontà e un'intelligenza non comune. Il Vangelo - ha proseguito il parroco - insegna che c'è il bene e c'è il male, ci sono essere che soffocano e attentano alle nostre vite, ma anche angeli che corrono in nostro soccorso. Rossella era un angelo che ha arricchito le nostre vite".

All'esterno della chiesa c'erano tanti amici, conoscenti ma anche persone che avevano conosciuto la ragazza solo attraverso i racconti mediatici. Il feretro è stato accompagnato da un lunghissimo applauso e dal lancio di palloncini bianchi. Sulle pagine social sono stati postati migliaia di commenti.

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