Napoli, aggredita l'assessora Marciani in centro giovanile. Gli attivisti: «Discussione verbale, vicenda enfatizzata»

Napoli, aggredita l'assessora Marciani in centro giovanile. Gli attivisti: «Discussione verbale, vicenda enfatizzata»
Venerdì 1 Aprile 2022, 15:12 - Ultimo agg. 2 Aprile, 14:02
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Aggressione ai danni dell'assessora alle Politiche giovanili del Comune di Napoli, Chiara Marciani. L'episodio è accaduto ieri in un centro giovanile che si trova nel centro storico nei pressi del parco Ventaglieri. L'assessora e le persone che erano con lei, tutte donne, non hanno subito danni fisici. «Devo dire che stanotte non ho dormito - racconta Marciani - tanto spavento e anche stupore perché non ci saremmo mai aspettate un'aggressione simile in un luogo che, per le sue funzioni, dovrebbe essere accogliente».

L'assessora ha riferito che al suo arrivo «non abbiamo trovato i referenti del centro ma un gruppo di persone che si stavano occupando della raccolta di beni per i profughi. Noi, sottolineando che si trattava di un'opera meritevole, abbiamo chiesto se e che tipo di attività si svolgono per i giovani. Ci è stato risposto che si fa il dopo scuola ma alle nostre osservazioni rispetto all'assenza di tavoli, quest'uomo ha iniziato a inveire scagliandoci contro le sedie e rivolgendoci minacce».

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L'assessora e le persone che erano con lei hanno avuto la prontezza di indietreggiare e solo così non sono state colpite dalle sedie.

Marciani ha presentato denuncia. La visita nel centro giovanile - come spiegato - rientra nell'ambito di un percorso avviato da Marciani volto a conoscere i centri presenti sul territorio con l'obiettivo di «valorizzarli ulteriormente».

«È stato sicuramente un episodio molto spiacevole. I temi della legalità sono molto importanti e così come l'uso appropriato degli spazi pubblici che devono essere messi a disposizione dei cittadini. Su questo noi andremo avanti perché è un tema fondamentale che riguarda i principi democratici». Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, commentando l'aggressione dell'assessora Marciani.

Il Presidente della Municipalità 2, Roberto Marino, a nome dei consiglieri tutti, ha invece espresso «profonda solidarietà e vicinanza all’assessora Chiara Marciani, vittima di una vile ed illegittima azione violenta, tra l’altro avvenuta proprio nel territorio municipale e nel mentre svolgeva le sue pubbliche funzioni. Sarà impegno di questa amministrazione, quello di improntare la propria azione a rigorosi principi di legalità e trasparenza e saremo attenti ad evitare che fenomeni del genere possano ripetersi, cercando di emarginare ogni forma di anarchia sociale».

Gli attivisti del centro giovanile spiegano la loro posizione in merito alla vicenda: «Ieri c'è stato un episodio spiacevole all'interno dello spazio sociale dello Sgarrupato, un alterco verbale nei confronti dell'assessora Marciano e del suo staff - spiegano in una nota - L'assessora è venuta mentre alcuni degli attivisti che volontariamente collaborano con lo spazio da tempo, fra cui una signora ucraina e i sue due nipoti adolescenti appena arrivati dai territori in guerra, stavano confezionando pacchi solidali per l'ennesima spedizione di aiuti alla popolazione. L'alterco è nato dal malessere per l'atteggiamento percepito come sprezzante della delegazione comunale verso quell'attività volontaria nonché verso altre attività rappresentate dai due volontari presenti, come quelle con ottanta bambini a rischio inclusi nella prima esperienza di calcio popolare giovanile totalmente gratuita della città, lo Spartak San Gennaro».

«Una reazione verbale in ogni caso sicuramente sbagliata e per la quale abbiamo subito cercato di ricontattarla per riparare e chiarire, ma evidentemente l'assessora ha preferito enfatizzare l'accaduto - spiegano ancora - Ci dispiace non abbia voluto incontrarci e neppure abbia annunciato la sua venuta, saremmo stati felici di incontrarla insieme a tutte le associazioni coinvolte per illustrare le nostre attività». Attività come sperimentazione teatrale, sostegno agli anziani, ai bimbi, lo sporto. «Durante l'emergenza Covid il comitato dei volontari e le associazioni non sono state a casa ma si sono reinventate una funzione rispetto ai bisogni espressi dal quartiere, garantendo il sostegno alimentare settimanale e il supporto sanitario fino a seicento famiglie dei Quartieri spagnoli per due anni, inizialmente in maniera totalmente autogestita con brigate di giovani volontari e poi anche con la stretta collaborazione di Emergency», dicono. E poi riqualificazione del capo di calcetto del Parco Ventaglieri, il sostegno alle donne contro la violenza. «Ci rendiamo conto che non è facile sapere tutto questo se non si conosce davvero un'area popolare del centro storico come la nostra - concludono - però queste attività sono state documentate all'amministrazione. Speriamo ci sarà occasione di recuperare e rilanciare una relazione positiva in cui anche la pubblica amministrazione faccia finalmente la sua parte».

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