Violenza al Vomero, studente del Mazzini pestato dal branco in pieno giorno

Violenza al Vomero, studente del Mazzini pestato dal branco in pieno giorno
di Giuseppe Crimaldi
Venerdì 29 Aprile 2022, 00:02 - Ultimo agg. 30 Aprile, 08:50
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Nuovo episodio di bullismo, e questa volta il teatro dell’aggressione è una delle strade nel cuore del Vomero, via Luca Giordano. Era da tempo che la zona collinare mancava all’appuntamento con la lista nera dei raid di squadracce di giovanissimi: ieri il filo virtuoso pare essersi improvvisamente spezzato, per di più in un orario mattutino e non durante uno dei giorni di movida.


Il fatto è stato segnalato dall’ingegnere Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori Collinari: uno studente dell’Istituto “Mazzini” è stato picchiato violentemente da un altro giovanissimo, a quanto pare senza alcun motivo.

Un atto di pura, gratuita cattiveria stando a quanto riferito dal professionista ,da sempre in prima linea nella richiesta di un ripristino di legalità e decoro al Vomero: «Oggi ricostruisce Capodanno - intorno alle 14 nella centralissima via Luca Giordano, si è registrata l’ennesima aggressione da parte di un gruppo di giovinastri con vittima un giovane studente ferito, al quale hanno anche poi rotto gli occhiali. Un evento che ripropone al centro dell’attenzione il grave fenomeno delle baby gang. Dopo l’uscita dalla scuola, la vittima stava passeggiando nell’isola pedonale di via Luca Giordano, all’altezza dell’incrocio con via De Mura quando è stata aggredito da alcuni giovinastri, uno dei quali, brandendo un tronco di legno, si è scagliato contro lo studente colpendolo al volto, procurandogli la rottura degli occhiali e alcune lesioni, prima di darsi alla fuga non appena alcune persone che si trovavano a passeggiare nei pressi si sono avvicinate per soccorrere il ferito. Il tutto senza alcun evidente motivo e dopo un semplice scambio di battute, secondo quanto raccontato dalla vittima, tra le quali la classica provocazione: “Perché mi guardi?”».

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Episodio grave, come grave è anche il fatto che fino a ieri sera, stando alle verifiche effettuate dal nostro giornale, nessuna denuncia era stata però presentata da parte dei familiari del ragazzino ferito. Speriamo che il tempo sia galantuomo, e convinca i genitori a rivolgersi a polizia o carabinieri. «Sono passato poco dopo che l’aggressore si era allontanato fuggendo attraverso via De Mura - spiega ancora Capodanno - Ho invitato più volte lo studente ferito a presentare denuncia, ma era frastornato e impaurito. Ha detto che aspettava che lo venissero a prendere i genitori, in quanto non abita al Vomero, anche se va a scuola al “Mazzini”. La cosa più sconcertante però è che per tutto il tempo successivo all’aggressione, una mezz’ora successivamente alle due del pomeriggio, non si è visto un rappresentante delle forze dell’ordine, né a piedi né motorizzato. Purtroppo, dopo le 13,30, quando nella maggior parte delle scuole terminano le lezioni, il Vomero è terra di nessuno e i delinquenti piccoli e grandi lo sanno e ne approfittano».

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Da tempo, ripetiamo, il Vomero sembrava essere tornato immune dalla follia delle violenze metropolitane cui gli ultimi mesi siamo stati costretti ad assistere. Ma ora per molti residenti torna lo spettro di una primavera e di un’estate “calde”. È lo stesso presidente del Comitato Valori Collinari a rendersi interprete di queste paure: «Purtroppo con le belle giornate e con la ripresa di tutte le attività, dopo l’isolamento determinato dalla pandemia, al Vomero ci ritroviamo con i problemi di sempre, con una microdelinquenza e con le baby gang, ancora più agguerrite, come dimostra quest’ultimo grave episodio. Il Vomero purtroppo rischia così di trasformarsi in una sorta di nuovo Bronx metropolitano dove, specialmente in alcune ore della giornata non si osserva alcuna vigilanza, pure per porre un argine al dilagare della microcriminalità e, segnatamente, delle baby gang, sempre più arroganti e aggressive».
giu.cri.
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