Napoli. Alberi di Natale, altri assalti: è caccia ai depositi

Napoli. Alberi di Natale, altri assalti: è caccia ai depositi
di Mariagiovanna Capone
Sabato 9 Gennaio 2016, 10:20
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L'assalto all'albero di Natale della Galleria è sotto gli occhi di tutti. Le immagini riprese divulgate dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli sono state viste da migliaia di persone, condivise sui Social e riprese da tutti gli organi d'informazione. I ragazzini non vogliono sentire ragione e con arroganza ripetono che devono lasciargli fare quello che vogliono perché «avimm fà 'o fuoco». Devono fare il fuoco per la festa di Sant'Antonio abate del 17 gennaio e per appiccarlo serve molto legname. Visto che la tradizione del «fucarazzo» avviene proprio a ridosso delle festività natalizie, è scontato che i primi cimeli da accumulare e poi bruciare siano gli alberi di Natale.

Le fonti dove prenderli sono ovunque, dai condomini ai cassonetti, davanti agli hotel e gli esercizi commerciali. I raccoglitori si organizzano in bande di circa 10 ragazzini, con un'età compresa tra gli 8 e i 12 anni. I quartieri dove la tradizione del «cippo di Sant'Antuono» è più radicata sono Fuorigrotta, Pallonetto di Santa Lucia e Quartieri Spagnoli. E proprio dai Quartieri proviene la banda che ha trafugato l'albero posto in Galleria Umberto I. Ogni banda fa a gara a chi realizzerà il fuoco più bollente e duraturo, ed è evidente che più legname si accumula, più rovente è la pira. Però questo materiale da qualche parte deve essere pure custodito prima di ammassarlo in larghi e piazzette nella famosa notte del «cippo». In passato erano stati utilizzati degli edifici abbandonati sulle rampe che portano a Pizzofalcone, vico Santa Maria della neve e altre viuzze della Torretta, vico Rosario di Palazzo.

«Chiediamo alla cittadinanza di segnalare questi luoghi dove si stanno accumulando gli alberi di Natale e tutto ciò che potrebbe prendere fuoco» dice Fabio Chiosi, presidente della Municipalità I. «Abbiamo ricevuto già numerose segnalazioni e individuato nell'ex mercatino di Sant'Anna di Palazzo, abbandonato da tempo, come ricettacolo degli abeti. Addirittura alcune saracinesche dei locali sono state forzate per stiparvi all'interno gli alberi da incendiare nell'incivile e pericolosa usanza del cippo di Sant'Antonio».
Se per questi ragazzini è tutto un gioco per diventare «uomini» - come raccontano in un documentario – per gli adulti si tratta di manifestazioni violente e teppistiche. «Se per loro è un gioco sappiano che è molto pericoloso perché può mettere a repentaglio la loro vita e di chi vive a ridosso di queste aree che custodiscono gli alberelli. Senza contare i fuochi stessi, incendi che in passato hanno ustionato gravemente proprio uno di questi bambini e potrebbero danneggiare i palazzi limitrofi».

L'abete della Galleria però è soltanto uno dei tanti fatti oggetto di blitz dai ragazzini. La notte precedente all'Epifania un gruppetto armato di «seghe da 60 centimetri ha tagliato un albero a piazza Borsa» come avanzato da Marco Limonio, responsabile del Santa Chiara Cafè in Largo Banchi Nuovi. Fatto sta che di materiale infiammabile da recuperare ce n'è eccome, spesso nei pressi dei cassonetti o in discariche a cielo aperto nei vicoli. Proprio per questo, AsiaNapoli ha messo a punto una serie di servizi aggiuntivi di raccolta speciale al Centro storico, al Vomero e a Pianura.

Fino al 17 gennaio (esclusa domenica 10) dalle 9 alle 13 si possono portare i propri alberelli natalizi in vari punti preposti: piazza San Domenico Maggiore, Porta Capuana, Piazza Calenda, Piazza Carità, Piazza Bellini e Piazza Dante; in piazza degli Artisti l'orario è dalle 8 alle 12; mentre al Polo artigianale di via Montagna spaccata dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.

Ci si chiede però se questo possa bastare come deterrente o spingere queste bande a recuperare legname da altre fonti attraverso atti di teppismo.

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