Napoli: ancora furti in serie di batterie a Bagnoli, la rabbia dei residenti

Napoli: ancora furti in serie di batterie a Bagnoli, la rabbia dei residenti
di Nico Falco
Venerdì 23 Febbraio 2018, 15:47
3 Minuti di Lettura
A qualcuno è capitato quattro, anche cinque volte. I più se la sono cavata con meno: una singola sostituzione, oltre agli appuntamenti ovviamente da rimandare. E c'è qualcun altro che è corso ai ripari, installando catene e gabbiette di ferro per proteggere quel piccolo tesoro che nelle ultime settimane è diventato l'obiettivo numero uno dei ladri: le batterie delle automobili. Perché a Bagnoli, a distanza di mesi, si riconferma il triste primato che era stato già registrato prima di Natale: è il quartiere napoletano dove ormai questo genere di furti è una consuetudine. Il motivo è semplice: per rubare una batteria servono pochi secondi. Basta aprire il cofano, o spaccare un finestrino per aprire la portiera e arrivare alla levetta, staccare i fili e correre via. È un furto veloce, che non impegna il ladro per troppo tempo. Il guadagno è basso, ma c'è ed è garantito. Si lavora sulla quantità più che sulla qualità. 

Da ogni batteria si possono ricavare anche 20 euro, a patto di trovare un commerciante con pochi scrupoli che la ricicli, se invece è troppo vecchia e non vendibile si può sempre darla per 5 euro a chi la brucia e la distrugge per ricavarne il piombo. I furti si susseguono a ritmo impressionante, quasi tutte le notti e in tutte le zone del quartiere. I ladri puntano la zona, controllano che non sia troppo trafficata e passano all'azione, anche su una decina di automobili una dietro l'altra. Capita anche di giorno e persino nelle strade principali, sulle vie pubbliche e nei parchi privati e, ultimamente, sono tornati anche i ladri di ruote. E così ogni giorno sui social network, e in particolare sui gruppi Facebook frequentati dalle persone del quartiere, fioccano i post con fotografie: automobili danneggiate per rubare gli stereo, vetture coi mozzi appoggiati sull'asfalto perché gli pneumatici sono stati smontati e, ovviamente, le batterie che scompaiono. Internet funziona anche come mezzo per avvisare le vittime, come nel caso di Daniela che, alle 14.24 di ieri, pubblica la foto di una Fiat 500 e scrive: «Avviso al proprietario: ti hanno rubato le ruote». 

Con l'escalation di episodi e l'assenza di videosorveglianza, il rimedio più gettonato è quello di blindare le batterie con delle catene o di fissarle con delle staffe di ferro per evitare che vengano estratte facilmente. Ma c'è anche chi sta pensando di organizzare delle ronde notturne nelle strade dove i furti sono più frequenti. E qualcuno, stando alle voci di quartiere, avrebbe già beccato il ladro in flagrante e si sarebbe fatto giustizia da sé. Sono in pochi, però, quelli che si rivolgono alle forze dell'ordine. Negli archivi di polizia e carabinieri, infatti, questa emergenza non esiste. Le denunce sono sporadiche e da qui il cortocircuito: pochi casi segnalati, difficoltà degli investigatori di mappare il fenomeno e intervenire tempestivamente. Agli inizi di dicembre i poliziotti di Bagnoli avevano bloccato due persone, A. R. e G. R., trovate in possesso di numerose batterie; erano due pregiudicati di Bagnoli e Fuorigrotta, che erano stati denunciati per ricettazione. Dopo quella volta i furti sono calati, per poi riprendere velocemente nelle settimane successive. Tanto che ormai premere il tastino del telecomando è come giocare alla roulette: ogni volta che l'automobile risponde e la portiere si sblocca è una piccola vittoria. È la sicurezza di averla scampata, almeno per il momento. A meno che, nella notte, non siano però scomparse le ruote.
© RIPRODUZIONE RISERVATA