Anm Napoli, lo scandalo dei falsi incidenti: tre al giorno

Anm Napoli, lo scandalo dei falsi incidenti: tre al giorno
di Pierluigi Frattasi
Mercoledì 18 Ottobre 2017, 09:45 - Ultimo agg. 16:26
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False denunce, passeggeri vittime di incidenti a bordo di bus fermi, frequenze anomale di sinistri che vedevano coinvolti sempre gli stessi autisti. Un pozzo senza fondo quello delle frodi assicurative che ha pesato per anni sulle casse dell'Anm, trascinando nel baratro finanziario l'azienda napoletana dei trasporti. Una valanga di sinistri, registrati soprattutto nel biennio 2012-2013, che ha contribuito a far aumentare i premi delle assicurazioni Rc Autobus a cifre stratosferiche, e che è saltato all'occhio quando l'azienda, allertata dai dati fuori norma, a seguito di un audit interno, ha cominciato a monitorare i dipendenti fedifraghi, poi sanzionati anche con provvedimenti disciplinari. L'impennata si è registrata soprattutto nel biennio 2012-2013, quando il costo medio del premio per ogni autobus è aumentato addirittura del 36 per cento, schizzando da 18.509 a 25.169 euro a bus.

L'anno successivo i premi sono aumentati ancora del 2%, arrivando alla cifra stratosferica di 25.781 euro a pullman. Per scendere, poi, progressivamente, tra il 2015 e il 2017 a poco più di 17mila euro. Proprio in quegli stessi anni, gli incidenti con lesioni ai passeggeri dei bus Anm hanno registrato percentuali record, con un vero e proprio boom nel 2012-2013, quando i sinistri sono stati 2.665 (più di tre al giorno), mentre nel 2013-2014 ci si è attestati a 1.867. Numeri lontanissimi da quelli degli ultimi anni: 1.003 sinistri (2014-2015), 739 (2015-2016), 243 (2016-gennaio 2017). Quasi dieci volte di meno.


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