L'arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, lancia un appello «per il diritto alla casa» rivolto «alle autorità politiche e istituzionali» affinché si evitino «demolizioni indiscriminate che rischierebbero di lasciare senza casa un numero altissimo di famiglie». Battaglia scrive che «da più quartieri e zone della città metropolitana sale in questi giorni un grido di preoccupazione e di angoscia per il problema abitativo connesso alla questione degli abbattimenti degli edifici abusivi. Seppur da pochi mesi a Napoli - racconta - ho già avuto modo di incontrare diverse volte e in svariate occasioni famiglie, persone, preti che mi hanno affidato la loro inquietudine per tale questione che rischia di aggiungere ulteriore povertà e miseria ad un momento storico già delicato e difficile. Nella provincia di Napoli vi sono migliaia e migliaia di case abusive in attesa di abbattimento e il numero si moltiplica in modo esponenziale se teniamo conto di quelle presenti nell'intera regione. L'abusivismo, in un contesto in cui camorra e corruzione si mescolano alla marginalità culturale e sociale, rappresenta un attacco all'ambiente e al bene comune favorendo il degrado socio-ecologico e consolidando, sia pure indirettamente, il potere speculativo-criminale».
Don Mimmo Battaglia ricorda di aver «più volte invitato la mia chiesa, da quando sono giunto in questa terra partenopea, a denunciare senza ambiguità e tentennamenti ogni forma di illegalità e di ingiustizia e l'abusivismo certamente rientra tra queste per i danni che arreca al patrimonio ambientale e per l'incuranza delle norme. Tuttavia, nella consapevolezza che il male si sconfigge solo con il bene e che per arginare le tenebre occorre far splendere la luce, credo che sia giusto affermare con forza che l'abusivismo non può essere sconfitto se non garantendo a tutti e senza distinzioni il diritto alla casa, tra l'altro stabilito dall'articolo 11 del Patto Internazionale sui Diritti economici sociali e culturali, ratificato dall'Italia. È urgente - sottolinea l'arcivescovo di Napoli - agire su più̀ livelli offrendo alle famiglie soluzioni abitative dignitose, sicure e sostenibili, difendendo il diritto alla casa e ridando così un senso concreto alla funzione sociale della proprietà̀ sancito dall'articolo 42 della Costituzione italiana che chiede di 'assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tuttì.
«Faccio appello - scrive don Mimmo Battaglia - alle autorità politiche e istituzionali affinché si trovi al più presto una soluzione idonea a far sì che il contrasto all'abusivismo non comporti problemi ulteriori e più gravi nonché ferite sociali difficili da sanare. Una legalità senza giustizia è una legalità che necessita di conversione. Faccio appello alle autorità politiche e istituzionali perché sfratti e demolizioni, in mancanza di alternative soluzioni abitative, non causino in tempo di pandemia ulteriori problemi sanitari, cosa sottolineata anche dalle linee guida dell'Onu volte a proteggere il diritto alla casa in tempo di Covid-19, auspicando il divieto di sgomberi per tutto il periodo di pandemia e per un ragionevole successivo periodo. Faccio appello alle autorità politiche e istituzionali, affinché all'insicurezza sociale di questo tempo non si aggiungano ulteriori elementi di disordine e di ingiustizia che peserebbero soprattutto sui più poveri e marginali«; conclude l'arcivescovo di Napoli.