Napoli: palazzo a rischio crollo all'Arenella, 28 famiglie sgomberate. L'accusa: «Pilastri lesionati dal restyling»

Napoli: palazzo a rischio crollo all'Arenella, 28 famiglie sgomberate. L'accusa: «Pilastri lesionati dal restyling»
di Giuseppe Crimaldi
Martedì 11 Ottobre 2022, 23:01 - Ultimo agg. 12 Ottobre, 16:00
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Ventotto famiglie sgomberate in fretta e fuoria, un centinaio di persone costrette a riversarsi in strada, lasciando le proprie abitazioni. È accaduto ieri sera, all’Arenella, all’altezza del civico 18 di via Orsi, dove sono stati registrati segnali di pericolo all’interno di un edificio condominiale. Sono da poco passate le otto di sera, quando l’allarme appare evidente, al punto tale che sul posto sono arrivati vigili del fuoco, tecnici del Comune e lo stesso assessore alla Legalità Antonio De Iesu, responsabili della Protezione civile e il consigliere municipalità Rino Nasti (Europa Verde). Una sorta di cabina di regìa che ha monitorato la sicurezza dei cittadini residenti all’interno dello stabile che ha fatto registrare segnali di pericoli. 

 

Ma cosa ha provocato un allarme del genere? Secondo quanto sta emergendo da indagini che sono andate avanti nel corso dell’intera nottata, sono due le ipotesi battute dai vigili del fuoco: alcune possibili infiltrazioni; oppure il cedimento di un pilastro (o di più mura portanti), in relazione ai lavori di ristrutturazione all’interno di un appartamento.

Lavori interni alle singole abitazioni, attività edilizie oltre il consentito che potrebbero aver causato una condizione di allarme. Non si sbilanciano alcuni testimoni ascoltati dal Mattino, nella lunga notte dell’Arenella, ma c’è chi ha le idee chiare a proposito di alcuni punti fermi. Dice uno dei residenti in zona, corso in strada per sincerarsi del pericolo crollo: «Abito da queste parti, siamo in una strada che collega l’area collinare con la bretella della tangenziale - racconta chiedendo l’anonimato -, ho notato in questi giorni un via vai di operai, come se all’interno di questo edificio fossero stati realizzati dei lavori di ristrutturazione. Mi auguro che non sia stata danneggiata la solidità dell’intera struttura, sarebbe un vero e proprio scempio». Inevitabile a questo punto una verifica accurata su lavori interni. È stato demolito un pilastro che ha messo a repentaglio la sicurezza per decine di persone? Spiega un altro testimone: «Da troppi anni, lavori di restauro interno alle proprie abitazioni vengono condotti senza reali verifiche da parte degli organi preposti».

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Un palazzo di otto piani, un centinaio di inquilini distribuiti in venti e passa famiglie. Sono tutti in strada fino a tarda notte, attorno all’amministratore di condominio, in attesa delle valutazioni che verranno prese da parte degli stessi vigili del fuoco. Stando a una primissima ricognizione, sembra che il primo allarme abbia riguardato appartamenti ai piani alti dell’edificio. È da qui che sono iniziati segnali di smottamento, con una serie di lesioni che si sono manifestate sul soffitto o sulla parte superiore delle mura. Un caso che ha reso necessario fare delle segnalaizoni, anche alla luce di quanto verificato nel corso della serata. Come una inquitante ragnatela, le lesioni hanno riguardato una zona sempre più ampia dell’edificio, al punto tale da rendere inevitabile la fuga in strada. Via Orsi non è una zona priva di traffico, dal momento che collega l’Arenella ad altre parti della zona collinare. Quanto basta a rendere inevitabili verifiche e interventi drastici, destinati a creare non poche ripercussioni sulla vita di centinaia di persone. Il Comune ha messo a disposizione alberghi per le famiglie rimaste senza un tetto, mentre le indagini puntano a verificare lo scellerato abbattimento di un pilastro ai piani alti. 

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