Non c’è pace a Poggioreale dove da dieci giorni i cittadini sono barricati in casa. Gli incendi appiccati nell’area abbandonata tra via Emanuele Gianturco e via Caramanico hanno reso l’aria irrespirabile tanto di giorno quanto di notte. I miasmi sono nauseabondi e si sprigionano dalle polveri e dai cumuli di rifiuti accatastati in un terreno nonostante i continui interventi dei vigili del duoco.
«Li stiamo chiamando ogni giorno – dichiara l’attivista Giovanni Gemito – perché qui è un allarme continuo. Le montagne di spazzatura continuano a fumare da giorni, la puzza è acre e pizzica la gola in maniera continua e fastidiosa. Siamo molto preoccupati, bisogna evitare che questa discarica continui a crescere».
Ci sono presidi, pattugliamenti e sistemi di videosorveglianza tra le soluzioni proposte dai residenti. Una vigilanza costante che impedisca ai pirati dei rifiuti di sversare liberamente. Tutte idee sottoposte alla Municipalità e al Comune di Napoli in attesa di risposte.
«È tutto assurdo – denuncia l’attore Alessandro Bolide – Sono quasi dieci giorni che qui non si respira e nessuno riesce a darci una risposta. Anche i pompieri hanno fatto più sopralluoghi ma non hanno capito cosa stiamo respirando. Non sappiamo come andare avanti, siamo abbandonati dalle istituzioni che dovrebbero tutelarci».
Napoli, aria irrespirabile dopo gli incendi di Poggioreale: «Noi, chiusi in casa da dieci giorni»
di Oscar De Simone
Venerdì 23 Agosto 2019, 14:54
1 Minuto di Lettura
© RIPRODUZIONE RISERVATA