Napoli, in manette il figlio del boss di Bagnoli: Esposito junior arrestato per armi e ricettazione

Napoli, in manette il figlio del boss di Bagnoli: Esposito junior arrestato per armi e ricettazione
di Luigi Sabino
Martedì 14 Settembre 2021, 16:28 - Ultimo agg. 15 Settembre, 07:08
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Detenzione illegale d’arma da fuoco e ricettazione. Sono questi i reati contestati a Massimiliano Esposito junior, 18 anni, figlio del capoclan di Bagnoli. Il ragazzo, che si è presentato spontaneamente presso gli uffici del commissariato ‘San Paolo’, era destinatario di un provvedimento cautelare emesso dal Tribunale dei Minori e riguardante una vicenda risalente ad alcuni mesi fa quando, intercettato da una pattuglia delle forze dell’ordine, si diede alla fuga abbandonando lo scooter su cui viaggiava.

All’interno del motociclo, risultato intestato poi alla madre, era stata trovata una pistola semiautomatica che, gli esami di laboratorio, avevano scoperto essere provento di furto. Dopo le formalità di rito, Junior, come è conosciuto negli ambienti della mala di Bagnoli, è stato trasferito in una comunità in provincia di Napoli.

Su di lui le attenzioni degli investigatori si erano concentrate già tre mesi fa quando, in occasione del suo diciottesimo compleanno, fu organizzata una festa in una nota discoteca di Pozzuoli, in piena violazione delle normative anti Covid.

I video del party, circolati su TikTok, lo hanno immortalato tra bottiglie di champagne e ballerine sudamericane, circondato da amici e parenti. La sera prima, invece, le forze dell’ordine erano intervenute presso la sua abitazione per interrompere un concerto neomelodico non organizzato e che avrebbe dovuto dare inizio ai festeggiamenti. Episodi che accesero i riflettori degli investigatori sul rampollo di Massimiliano ‘o scognato che, sebbene detenuto è considerato ancora uno dei più pericolosi padrini dell’area flegrea e con importanti entrature con la famigerata Alleanza di Secondigliano.

L’ultima bravata di Junior solo qualche settimana fa quando tentò di fuggire da un posto di blocco dando inizio a un rocambolesco inseguimento per le strade di Fuorigrotta. Una volta bloccato fu denunciato a piede libero per resistenza dopo che, insieme ad alcuni suoi familiari, aveva dato inizio a una lite con gli stessi poliziotti. Non è tutto. Sui social, di cui è un vero e proprio appassionato al punto da avere diversi account, subito dopo l’arresto sono comparsi numerosi video in cui i suoi amici lo invitavano a ‘tornare più forte di prima’ e a ricordargli che ‘tutto finirà presto’.

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