Camorra, sgominato clan emergente a Napoli: al potere dopo gli arresti dei boss Lo Russo. Faida aperta con il delitto di Miano

Camorra, sgominato clan emergente a Napoli: al potere dopo gli arresti dei boss Lo Russo. Faida aperta con il delitto di Miano
di Giuseppe Crimaldi
Venerdì 7 Febbraio 2020, 07:20 - Ultimo agg. 16:06
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Dalle prime ore del mattino, i carabinieri del comando provinciale di Napoli e personale del centro operativo Dia di Napoli stanno eseguendo 32 misure cautelari, emesse su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, a carico di altrettanti affiliati al gruppo camorristico denominato “abbasc Miano”, costola del clan Lo Russo, operante nei quartieri cittadini di Miano, Marianella, Piscinola e Don Guanella.

Agli arrestati sono contestati, a vario titolo, i reati di associazione di tipo mafioso, traffico di stupefacenti, detenzione e porto abusivo di armi, estorsione e usura.
 


Gli investigatori hanno focalizzato l’attenzione sulle “giovani leve” del clan che, dopo gli arresti e i pentimenti di esponenti di vertice del clan Lo Russo, hanno assunto il controllo della zona. Controllo garantito anche dai solidi legami con affiliati detenuti da cui, nonostante lo stato di detenzione, hanno continuato a ricevere consigli e direttive grazie ai contatti  mantenuti dai familiari che hanno consentito ai reclusi di partecipare alla vita del clan impartendo direttive sulle attività illecite da compiere.

L'operazione è frutto di una lunga e articolata indagine sugli "eredi" del clan Lo Russo, rimasto egemone fino a pochi anni fa e definitivamente dissoltosi dopo i pentimenti dei boss Salvatore e Carlo Lo Russo, oggi collaboratori di giustizia.

L'assenza sul campo - in una zona da sempre centrale per i traffici illeciti cittadini - aveva indotto alcune "seconde leve" del vecchio clan dei "Capitoni" a tentare la scalata e la conquista della leadership criminale nel quartiere. Ci avevano provato in un primo momento i Cifrone, subito però scalzati da un "cartello" criminale composto da giovani e giovanissimi pronti a tutto: la nuova gang aveva infatti scatenato un'offensiva proprio contro i Cifrone, compiendo anche agguati e raid sanguinari e arrivando persino a dar fuoco ad un'abitazione nella quale vivevano alcuni familiari dei Cifrone.

Le investigazioni dei militari dell'Arma hanno consentito di fare luce sulle modalità dure e e anche spietate di questo nuovo sodalizio, che avrebbe assunto il controllo di tutte le piazze di spaccio di Miano e dintorni.
In questo contesto di guerra aperta si è consumato anche il primo delitto di camorra a Napoli del 2020: l'uccisione del 44enne pluripregiudicato Stefano Bocchetti, avvenuta nella notte tra il 22  e il 23 gennaio scorsi in un circolo ricreativo di via Valente.

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