Napoli, 57 arresti nella notte: decapitato il clan Moccia, sequestri per 150 milioni di euro

Napoli, 57 arresti nella notte: decapitato il clan Moccia, sequestri per 150 milioni di euro
di Giuseppe Crimaldi
Mercoledì 20 Aprile 2022, 07:00 - Ultimo agg. 21 Aprile, 07:37
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Associazione mafiosa, estorsione, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, autoriciclaggio, fittizia intestazione di beni, corruzione, porto e detenzione illegale di armi da fuoco, ricettazione, favoreggiamento, reati aggravati dalla finalità di agevolare un gruppo mafioso. Sono le accuse contestate a vario titolo ai 57 indagati ritenuti affiliati al clan Moccia di Afragola, una cosca che da temppo aveva esteso la propria ragnatela criminale andando ben oltre i confini del Comune dell'hinterland partenopeo, con salde diramazioni persino a Roma.

Un colpo durissimo, quello inferto dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, grazie ad un'indagine congiunta del Gico della Guardia di Finanza di Napoli e del Ros dei carabinieri.

Trentasei ordinanze di custodia cautelare in carcere, 16 agli arresti domiciliari e cinque misure di divieto temporaneo di esercitare l'attività d'impresa: tra gli arrestati figurano anche Angelo, Luigi e Antonio Moccia e il loro cognato Filippo Iazzetta, considerati i vertici della cosca.

I capi dell'organizzazione sarebbero riusciti a gestire il gruppo criminale anche dal carcere, impartendo ordini agli affiliati in stato di libertà. Nel mirino anche i «colletti bianchi» del gruppo: imprenditori che operavano nel settore degli olii esausti di origine animale e vegetale, nel settore degli appalti ferroviari e dell'Alta Velocità. 

Agli arresti anche Andrea Guido, consigliere comunale di Lecce. Guido (attualmente consigliere comunale dell'opposizione di centrodestra) è stato arrestato per corruzione per fatti risalenti al 2017 quando ricopriva il ruolo di assessore all'ambiente della giunta comunale guidata dall'allora sindaco Paolo Perrone e subito sospeso da Fratelli d'Italia. Lo hanno reso noto, in un comunicato congiunto, Saverio Congedo e Antonio Mazzotta, il primo coordinatore provinciale e l'altro coordinatore comunale di Fratelli d'Italia. «Si è appreso da notizie di stampa - hanno evidenziato - di un'indagine condotta dalla Procura di Napoli che vede coinvolto il consigliere comunale Guido. Nel confermare piena fiducia nella magistratura e nel suo operato, auspichiamo che si possa fare chiarezza in tempi brevi su questa vicenda giudiziaria e che Guido possa dimostrare la sua estraneità a qualsivoglia condotta illecita. Restando in attesa di possibili sviluppi e di meglio conoscere i termini dell'indagine, Fratelli d'Italia - hanno concluso Congedo e Mazzotta - ha deciso di sospenderlo con effetto immediato dal partito trasferendo contestualmente l'esame della sua posizione agli organi competenti nazionali».

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Il Gico della Guardia di finanza, contestualmente, ha notificato altri due divieti temporanei di esercitare attività d'impresa e sequestrato d'urgenza beni mobili, immobili e quote societarie per un valore complessivo pari a 150 milioni di euro. Contestati a vario titolo reati che sarebbe stati commessi per agevolare il clan camorristico 
Moccia. 

Dall'ordinanza del gip di Napoli che ha smantellato il riorganizzato clan Moccia emerge che la cosca era strutturata in due segmenti: un'ala militare e una imprenditoriale ciascuna strutturata secondo rigidi criteri verticistici. 

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