Napoli, attivato il pagamento bancomat nelle stazioni Anm e Eav

Napoli, attivato il pagamento bancomat nelle stazioni Anm e Eav
di Emiliano Caliendo
Martedì 7 Giugno 2022, 20:59 - Ultimo agg. 21:21
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A partire dal 7 giugno i pendolari napoletani che viaggeranno sulle linee ferroviarie di Eav (Circumvesuviana, Cumana, Circumflegrea), sulla rete metropolitana Anm (linea 1 e funicolari) e sulla navetta Alibus potranno avvalersi di un altro sistema di pagamento ticketless ovvero senza la necessità di acquistare il biglietto cartaceo. Infatti, dopo Tap&Go che dall’autunno 2021 consente di viaggiare pagando il biglietto presso il tornello avvicinando a un Pos la propria carta di credito, da oggi si potrà pagare anche con la propria carta di debito collegata al circuito PagoBancomat. Il sistema, attraverso la modalità di pagamento contactless, permette di attivare il titolo di viaggio avvicinando la carta ai terminali abilitati in ingresso alle stazioni. Il servizio consente, inoltre, in caso di più viaggi durante la giornata, di conteggiare i “tap” effettuati dal titolare della carta e pagare automaticamente la tariffa più conveniente in base agli spostamenti della giornata e alle stazioni di entrata e uscita. Il nuovo sistema di pagamento su trasporto pubblico locale «Viaggia con PagoBANCOMAT» è stato inaugurato questa mattina presso la stazione della linea 1 della metropolitana di Napoli alla presenza dell’amministratore delegato di Bancomat spa Alessandro Zollo, dell’amministratore unico di Anm Nicola Pascale, del presidente del Consorzio Unicocampania Gaetano Ratto, del presidente di Eav Umberto de Gregorio e del presidente della Commissione Trasporti della Regione Campania Luca Cascone.

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«Per 34 milioni di carte che hanno il nostro simbolo PagoBancomat basterà avvicinare la carta al tornello e si avrà l’accesso automatico», spiega l’ad Zollo a margine della conferenza stampa presso il Museo archeologico nazionale. «Ci troviamo in un momento in cui crediamo che il cittadino debba abituarsi all’utilizzo dei pagamenti elettronici. Farlo in Campania in un momento del rilancio del turismo, insieme a una società come il Consorzio Unicocampania, che segue tutta la mobilità della Regione, credo sia un momento di ripartenza fondamentale. Partiamo dalla Campania poi avremo una serie di progetti per altre regioni in tutta Italia. Napoli – ricorda Zollo - è la prima città dell’iniziativa». Bancomat spa ha deciso di puntare su Napoli e la Campania basandosi sulla lettura di alcuni dati: il trasporto pubblico in Campania coinvolge ogni giorno il 39% delle persone. Un dato che associato alla crescita (+43%) dello strumento di pagamento PagoBancomat è stato valutato come fondamentale per l’abilitazione di questo servizio.

Per Gaetano Ratto, presidente del Consorzio Unicocampania – società che si occupa della tariffazione del trasporto pubblico locale in Campania e che riunisce aziende come Eav e Anm – il PagoBancomat «è un sistema per essere più vicini agli utenti». «Pensiamo – evidenzia - sia una modalità apprezzata dagli utenti per rendere l’accesso al trasporto pubblico locale semplice e nello stesso tempo sicuro.

Un gesto di vicinanza agli utenti che speriamo possano rispondere positivamente a questo sforzo organizzativo delle istituzioni e delle aziende».

Soddisfatto del nuovo servizio anche l’amministratore unico di Anm Nicola Pascale: «Noi come Anm, ci poniamo l’obiettivo di arrivare nel corso dei prossimi tre anni ad avere tutti i pagamenti per i servizi di mobilità senza contante». Secondo il supermanager Eav Umberto de Gregorio «si tratta della prima esperienza nel trasporto pubblico meridionale, forse italiano». «Trenitalia – puntualizza - sulla Linea 2 della Metropolitana non ha ancora questo tipo di possibilità. Siamo consapevoli che il vero passo da compiere sia di abituare i nostri clienti a pagare il biglietto per poi pagarlo con la moneta elettronica. È un modo per guardare avanti». De Gregorio cita l’esempio di un’altra grande città europea da prendere come modello in materia di trasporti: «Dobbiamo vedere quello che succede in altre capitali europee come Valencia dove nella nuova metropolitana la figura del bigliettaio è stata abolita. Lì pagano tutti con le carte di credito. Napoli può diventare come Valencia? Penso di sì».

Per l’assessore ai trasporti del Comune di Napoli Edoardo Cosenza si tratta di un passo avanti in termini di «semplificazione della vita di cittadini e turisti». «Dopo aver permesso di utilizzare la carta di credito su moltissimi mezzi a partire dall’Alibus e presso la stazione di Garibaldi, quindi luoghi molto frequentati dai turisti, adesso sarà possibile pagare anche con il Bancomat. Non sarà più necessario fare il tradizionale biglietto cartaceo. Si passa facilmente, viene calcolata la tariffa minima e considerando che siamo in epoca post-covid va sottolineato che non si tocca nulla se non la propria carta di credito». Ovviamente, precisa Cosenza, resta intatta la possibilità di acquistare il normale biglietto cartaceo proprio «per non lasciare indietro nessuno». A nome della Regione Campania il consigliere regionale Luca Cascone ribadisce: «La parte tecnologica come il PagoBancomat sarà fondamentale quando i sistemi di servizio dal punto di vista del trasporto saranno efficienti. Questo tema porterà la Regione Campania verso il futuro perché andremo verso una tecnologia sempre più spinta con l’abbandono del cartaceo, un rilancio dei sistemi di prenotazione e di utilizzo del mezzo di trasporto: non a caso abbiamo sviluppato il progetto Mas insieme al Comune di Napoli, un fiore all’occhiello su scala nazionale». Per invogliare gli utenti ad avvalersi di questo nuovo metodo di pagamento dei biglietti è stato scelto il noto chef Antonino Cannavacciuolo come testimonial di «Viaggia con PagoBancomat».

Sul fronte dell’avanzamento tecnologico delle stazioni e dei treni, i manager di Eav e Anm tracciano una tempistica precisa per ciò che riguarda la connessione Wi-fi e il segnale di rete telefonica. Così de Gregorio: «Abbiamo delle stazioni con il Wi-fi seppur poche. Le principali stazioni ce l’hanno. L’obiettivo è di estenderlo non solo nelle stazioni ma anche lungo la linea. Abbiamo finanziamenti regionali molto importanti su questo fronte: credo che l’obiettivo sia ormai realizzabile perché i fondi ci sono. I player internazionali più importanti ci stanno lavorando quindi nel giro di un paio d’anni potremo raggiungere questo obiettivo». Mentre per connettersi a internet e fare chiamate con il proprio cellulare all’interno dei treni della metropolitana linea 1, Pascale afferma che ci vorrà almeno un anno: «Per la Linea 1 della Metropolitana ci sono attività in corso finalizzate all’individuazione dell’operatore che dovrà installare gli apparati per diffondere il segnale all’interno della linea. Credo che ce la potremmo fare nel giro di un anno ad avere il segnale telefonico e quindi la connessione internet diffusa sia all’interno delle gallerie che delle stazioni».

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