Napoli, la piccola Aurora in attesa di un cuore da 8 mesi. L'appello della mamma: «Donare è un attimo d'amore»

Napoli, la piccola Aurora in attesa di un cuore da 8 mesi. L'appello della mamma: «Donare è un attimo d'amore»
di Alessandra Martino
Domenica 24 Aprile 2022, 15:59 - Ultimo agg. 25 Aprile, 08:08
5 Minuti di Lettura

Tutto è iniziato circa un anno fa, quando una brutta tosse per la piccola Aurora non era un semplice influenza ma un campanello d’allarme, il suo cuore aveva smesso di funzionare correttamente.

Aurora ha 10 anni ed è ricoverata insieme a sua mamma, Pina Ferrara, da 8 mesi all’ospedale Monaldi di Napoli. La piccola è in lista d’attesa d’emergenza per un cuore nuovo, nel frattempo, non può uscire dall’ospedale perché è attaccata al Berlin Heart, il cuore artificiale per bambini che le ha salvato la vita.

In occasione della XXV Giornata nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti, la storia della piccola Aurora, è una di quelle che aiuta a far capire quanto sia importante la donazione.

«Il cuore artificiale tiene in vita Aurora ma deve stare 24 ore su 24 attaccata alla corrente – racconta Pina – Il dottor Andrea le ha salvato la vita. La malattia di Aurora è arrivata con una semplice tosse, ma quando siamo arrivate qui aveva 12 ore di autonomia e lui me l’ha salvata, gli sono molto grata».

Mamma Pina ha raccontato di una bambina molto forte, amante della vita ma che purtroppo, ad oggi si ritrova a non poter fare nulla, lontana da casa, lontana dai suoi affetti.

«Ci sono giorni in cui mi chiede di tornare a casa, le mancano tanto la sorellina che ha cinque anni e il papà. La Dad è l’unica cosa che al momento la rende felice. Perché, in questo modo ha la possibilità di essere al contatto con i suoi compagni di scuola e prova a non sentirsi diversa». 

Video

Oggi donare gli organi non è solo un atto d’amore ma un atto di civiltà. Purtroppo, però al Sud, in particolare in Campania la disinformazione su questo tema è ancora tanta. Aurora aspetta un cuore nuovo da mesi, ma questo purtroppo non arriva: «Ogni giorno speri che il giorno del trapianto sia arrivato. Ma poi non arriva mai», racconta scoraggiata Pina.

Ma non basta. Il Covid, in questi mesi ha accentuato ancor di più la sofferenza che prova ogni giorno, perché si ritrovs a vivere in una bolla di solitudine, non accompagnata dai propri familiari, neanche per pochi minuti al giorno: «Ci troviamo in un reparto in cui grazie al dottor Petraio e alla sua equipe cercano di fare l’impossibile, per farci stare bene e accontentarci però purtroppo è un’attesa dolorosa», racconta Pina. 

Riuscire ad ottenere un trapianto pediatrico è ancor più difficile rispetto ad un adulto: «In Campania ventila sempre la giustificazione di un tasso elevato di opposizioni. Ma in realtà - afferma Carlo Spirito di Federconsumatori - il problema fondamentale è proprio nel procurement dei donatori, cioè in quell’attività all'interno delle rianimazioni o dei luoghi dove è possibile individuare potenziali donatori. Lì c’è un problema gravissimo, perché negli anni scorsi il centro nazionale trapianti ci ha fatto avere dei dati dal quale si evinceva che in Campania, il tasso di procurement è bassissimo per adulti e pediatrici. E questo è un problema». 

In videocall Pina, ricoverata in ospedale insieme alla piccola, ha denunciato la mancata esposizione da parte molti funzionari pubblici, durante l’attivazione della carta d’identità la possibilità di poter dare consenso alla donazione degli organi:  

«Io vi chiedo di non fare il mio stesso errore - aggiunge Pina - Prima che accadesse questo ad Aurora, io non sapevo assolutamente nulla su questo argomento. Donare è bellissimo. È un gesto d’amore, io chiedo con tutto il cuore a tutte le persone ad invogliare a donare. Io mi rendo conto che è veramente difficile accettare una cosa del genere perché nessuno vorrebbe pensare di perdere una vita ma se dovessi pensare di dover perdere qualcuno, io vorrei che la sua morte non fosse vana». 

«Il dottor Andrea per accontentare Aurora, qualche volta permette al papà e alla sorellina di venirla trovare, -sottolinea Pina -, ovviamente con tampone e rispettando tutte le regole anti-contagio». 

Anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi ha voluto mandare un messaggio di speranza alla piccola Aurora e ha ricordato quanto sia importante la donazione degli organi. Il primo cittadino di Napoli, ieri ha fatto visita all’Associazione Donare e Vita, presenti a Piazza del Plebiscito per una manifestazione sullo screening e sulla prevenzione delle malattie, anche cardiologiche.

«Ieri abbiamo avuto occasione di parlare con tante persone. Alcune di queste, -spiega Maria Cardo, presidente associazione Donare è Vita- hanno espresso e firmato al momento il consenso alla donazione degli organi. Per noi è stato un grande traguardo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA