Napoli, baretti e lungomare di risse
​13enne in giro con il coltello

Napoli, baretti e lungomare di risse 13enne in giro con il coltello
di ​Davide Cerbone
Lunedì 28 Novembre 2016, 09:15
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La notte dei lunghi coltelli è il regno dei mocciosi. Guappi selvatici che tra il lungomare e Chiaia, quando cala il buio, vengono a regolare i loro conti: con i rivali, o semplicemente con il destino. Quello che la polizia ha inseguito e bloccato sabato scorso in via Chiatamone è poco più che un bambino. In tasca, gli agenti gli hanno trovato una lama più lunga della sua stessa vita: 18,5 a 13. Più centimetri che anni.

Gli uomini del commissariato San Ferdinando hanno avvistato il tredicenne in via Partenope, con il suo gruppo di amici molesti. Alla vista delle divise, il piccolo branco s'è dato alla fuga verso Santa Lucia, ma l'inseguimento è terminato dopo poco, in via Partenope. Qui al ragazzino, poi segnalato al Tribunale per i minori e riaffidato ai genitori, è stato sequestrato il coltello a farfalla da 18 centimetri e mezzo.

Un'arma che doveva servire forse per una rapina, o magari per l'ennesimo round della sfida in corso nella zona dei «baretti» di Chiaia tra le bande dei Quartieri e del Pallonetto. Da tempo, ormai, questo pezzo di città un tempo devoluto al divertimento della buona borghesia napoletana è diventato terreno di conquista - e spesso anche di scontro - di questi piccoli e feroci barbari. Al punto che, come la vicina Villa Comunale, il quadrilatero della Napoli da bere è diventato lo sfondo di un noviziato criminale che raramente trova opposizione: ragazzini che, quando non si pestano o si accoltellano, solcano indisturbati, contromano e senza casco, i vicoletti della movida a bordo di scooter che non potrebbero neanche portare.

È il caso dei diversi giovani centauri non patentati sorpresi l'altra notte dalla polizia a guidare motocicli nella zona dei baretti. Così, da oasi del relax serale, le stradine a ridosso della Riviera si sono trasformate in un campo di battaglia dove risse, accoltellamenti e perfino gli spari sono all'ordine del giorno. Anzi, della notte. Provati dall'assedio del fine settimana, gli abitanti di questa giungla urbana fatta di schiamazzi, illegalità e violenza attendono con inquietudine il sabato, quando il fiume dei ragazzini invade come un torrente in piena il dedalo di vicoli tra San Pasquale e piazza dei Martiri. Qui, assicurano, i veri martiri sono loro: i residenti. 

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