Degrado a Napoli, il Belvedere di Sant'Antonio a Posillipo diventa una discarica a cielo aperto

Degrado a Napoli, il Belvedere di Sant'Antonio a Posillipo diventa una discarica a cielo aperto
di Oscar De Simone
Martedì 22 Settembre 2020, 14:09 - Ultimo agg. 18:44
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Da un po' di tempo a questa parte il Vesuvio ed il mare, sovrastati dal pino che si affaccia sul golfo, non sono più da soli. Alla “cartolina” tipica del capoluogo partenopeo, vanno aggiunti centinaia di rifiuti lanciati dalla terrazza di Sant'Antonio a Posillipo. Uno dei luoghi più noti ed apprezzati della città che da troppo tempo, è conosciuto per il degrado generato da chi lo ha trasformato in discarica. Un vero scempio ormai è sotto gli occhi di tutti.

«Il panorama più conosciuto della città – afferma Edvige Nastri di “Cittadinanza attiva in difesa di Napoli” – è stato oltraggiato dall'incuria e dal menefreghismo di chi continua a deturparlo. Sia dai giovani che in ogni momento del giorno gettano cartacce e rifiuti a terra che dall'amministrazione comunale che non riesce a garantire sicurezza e pulizia. Un mix di responsabilità che hanno trasformato la zona in un grande sversatoio a cielo aperto. Non pretendiamo che ci sia qualcuno a guardia del belvedere. Chiediamo una sorveglianza che di tanto in tanto assicuri sanzioni e pene severe a chi continua a sporcare. I cartelli e gli avvisi affissi sulle mura della terrazza non sono sufficienti, i residenti continuano a lamentarsi».

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Le proteste infatti non riguardano solo l'immondizia abbandonata in strada. Il malcontento nasce anche dal continuo fracasso generato dai fuochi d'artificio sparati nel corso della serata.

«Anche questo – conclude Nastri – è un problema da non sottovalutare. Quello dei fuochi è un allarme che viene lanciato dai cittadini di diversi quartieri. Anche in questo caso i controlli sono assenti ed ognuno continua a fare quello che vuole. Noi come comitato, ci facciamo carico delle proteste dei nostri concittadini e chiediamo che questa situazione si risolva una volta per tutte. Vogliamo sorveglianza e rispetto delle regole. Soprattutto in questo momento di allarme sanitario che deve tenerci tutti attenti e rispettosi delle regole».
 

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