Dovrà passare i prossimi 12 anni dietro le sbarre, Salvatore Marino, ritenuto esponente apicale della cosca Mazzarella. L’uomo, destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso lo scorso 28 maggio dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Napoli, è stato arrestato la scorsa notte dagli uomini della Sezione Omicidi della Squadra Mobile al termine di una complessa attività investigativa. Il 44enne, infatti, aveva fatto perdere le sue tracce una volta avuta notizia del provvedimento e si era rifugiato nel rione Sant’Alfonso, storica roccaforte della cosca. Tuttavia, nonostante la protezione del clan, è stato localizzato dagli investigatori in via Monfalcone al termine di un lungo appostamento. Quando ha capito di essere caduto in trappola, Marino, ha tentato il tutto per tutto, cercando di darsi alla fuga in sella a uno scooter ma è stato bloccato e ammanettato. Trasferito in Questura per le formalità di rito, è stato, quindi, trasportato in carcere.
Il suo nome, infatti, compare tra le decine di persone coinvolte, nel 2006, nell’operazione ‘Piazza Pulita’, il blitz che disarticolò le organizzazioni di spacciatori di Forcella legate alla famiglia Giuliano, prima, e ai Mazzarella, poi. Proprio a questi ultimi, Marino, avrebbe da anni giurato fedeltà al punto da essere considerato l’ultimo irriducibile che si oppose all’avanzata dei Sibillo e dei loro alleati della ‘paranza dei bambini’.