Napoli: arrestato Salvatore Marino, ​ras del clan Mazzarella

Napoli: arrestato Salvatore Marino, ras del clan Mazzarella
di Luigi Sabino
Giovedì 10 Giugno 2021, 17:54 - Ultimo agg. 18:12
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Dovrà passare i prossimi 12 anni dietro le sbarre, Salvatore Marino, ritenuto esponente apicale della cosca Mazzarella. L’uomo, destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso lo scorso 28 maggio dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Napoli, è stato arrestato la scorsa notte dagli uomini della Sezione Omicidi della Squadra Mobile al termine di una complessa attività investigativa. Il 44enne, infatti, aveva fatto perdere le sue tracce una volta avuta notizia del provvedimento e si era rifugiato nel rione Sant’Alfonso, storica roccaforte della cosca. Tuttavia, nonostante la protezione del clan, è stato localizzato dagli investigatori in via Monfalcone al termine di un lungo appostamento. Quando ha capito di essere caduto in trappola, Marino, ha tentato il tutto per tutto, cercando di darsi alla fuga in sella a uno scooter ma è stato bloccato e ammanettato. Trasferito in Questura per le formalità di rito, è stato, quindi, trasportato in carcere.

Il suo nome, infatti, compare tra le decine di persone coinvolte, nel 2006, nell’operazione ‘Piazza Pulita’, il blitz che disarticolò le organizzazioni di spacciatori di Forcella legate alla famiglia Giuliano, prima, e ai Mazzarella, poi. Proprio a questi ultimi, Marino, avrebbe da anni giurato fedeltà al punto da essere considerato l’ultimo irriducibile che si oppose all’avanzata dei Sibillo e dei loro alleati della ‘paranza dei bambini’.

La sua abitazione fu oggetto di diversi attentati da parte dei rivali e lo stesso ras era in cima alla lista di obiettivi da eliminare per la conquista del ventre molle. Rimasto da solo dopo l’omicidio di Gianmarco Lambiase, ucciso in un circolo ricreativo di Ponticelli in circostanze ancora da chiarire, Marino, che nel frattempo era finito in prigione per altri reati, fu costretto a rinunciare ai suoi propositi di vendetta. Tornato in libertà, però, si era trovato dinanzi a uno scenario del tutto nuovo. Decimata dagli arresti e minata da scontri intestini, la paranza dei bambini era pressocché scomparsa dallo scenario malavitoso del centro storico tornato, nuovamente, sotto l’egida dei Mazzarella. Rientrato a pieno titolo nel sodalizio, Marino, quindi, avrebbe svolto un ruolo di primo piano nella gestione degli affari illeciti nella zona dei Decumani di cui sarebbe diventato il referente dopo gli arresti di Pietro Perez e Antonio Iodice. Un ruolo che avrebbe svolto fino al momento della sua ultima cattura.

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