Pochi fondi del Comune e artisti in fuga
a Napoli il Capodanno è a rischio

Il capodanno a piazza Plebiscito
Il capodanno a piazza Plebiscito
di Valerio Esca
Martedì 14 Novembre 2017, 22:58 - Ultimo agg. 15 Novembre, 16:01
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È corsa contro il tempo per l’organizzazione del Capodanno a Napoli. Ad un mese e mezzo dal concertone della notte di San Silvestro, il Comune è in alto mare. «Nessun artista è stato ancora contattato» assicurano dal Municipio. L’unico timido tentativo è stato fatto con Fiorella Mannoia, già corteggiata dal sindaco de Magistris nel 2015, che pare però orientata a dire sì a Salerno per l’esibizione del 31 dicembre. L’incertezza sui fondi e il fatto che in passato alcuni artisti non sarebbero stati pagati spinge cantanti e musicisti a orientarsi verso altre location. 
L’exit strategy di Palazzo San Giacomo, per salvare il concertone, porta dritta ai fondi della tassa di soggiorno. Il Comune attingerà ad una parte del ricavato dall’imposta turistica per l’organizzazione dell’evento. L’accertamento sulla tassa, risalente all’ultimo rendiconto approvato dal Consiglio comunale, è di 5.907.996 euro, con un aumento di 1,5 milioni rispetto all’anno precedente. Una parte delle risorse, circa 500mila euro, serviranno per le luminarie, poco meno di 300mila saranno impiegate per la kermesse del 31 dicembre. «Abbiamo appena sbloccato la situazione relativa ai fondi - spiegano dal Municipio - Purtroppo le difficoltà economiche dell’ente sono note. Utilizzeremo una piccola parte del ricavato dell’imposta di soggiorno, trattandosi di una tassa vincolata. A giorni pubblicheremo le manifestazioni di interesse». 
 
Il format sarà lo stesso degli anni scorsi. Brindisi in piazza del Plebiscito a mezzanotte, con relativo concerto, discoteca a cielo aperto sul lungomare, con quattro o cinque palchi e i fuochi d’artificio intorno all’1,30 da Castel dell’Ovo. Nei prossimi giorni saranno pubblicati due avvisi pubblici, o manifestazione d’interesse, differenti. «La formula la stiamo decidendo ancora». L’intenzione è quella di dividere le due piazze. Un bando per il Capodanno al Plebiscito e l’altro per i concerti sul lungomare. «Ci sembra più corretto - fanno sapere dal Comune - dare spazio a diverse professionalità, visto che si tratta di due eventi differenti. Quello del Plebiscito è il classico concerto di Capodanno con il countdown di mezzanotte, i palchi del lungomare riprenderanno come sempre vari generi musicali, oltre alla discoteca, che lo scorso anno si è accavallata con Nalbero a Rotonda Diaz. Ad ogni modo interverremo a parziale copertura dei costi». Nelle ultime ore sta prendendo quota l’ipotesi di siglare un’intesa con un media partner, come avvenuto lo scorso anno con Radio Kiss Kiss. Così da scorporare la parte tecnica da quella artistica. Fu infatti il network radiofonico, in occasione dei suoi 40 anni di attività, a preoccuparsi della parte musicale. I palchi saranno disposti da via Caracciolo fino a via Nazario Sauro: diverse postazioni lungo il percorso pedonale, dalle 22 all’alba. A Borgo Marinari dovrebbe esserci la musica revival anni Settanta-Ottanta; a via Partenope andrà valutato se posizionare un palco soltanto, oppure due: l’anno scorso il primo fu disposto davanti al centro congressi della Federico II in via Partenope 36, per il latino americano; l’altro in via Partenope 9, con il palco hip-hop. Rispetto al 2016 si decise, di comune accordo con Federalberghi, di evitare la postazione davanti ai grandi hotel. Poi piazza Vittoria con i live dei gruppi napoletani e al bivio Anton Dohrn la musica house con tanto di deejay. Quest’anno però andrà tenuto conto, in fase di conferenza dei servizi, delle disposizioni anti-terrorismo del ministero dell’Interno. Si ipotizza un potenziamento delle barriere anti-sfondamento in tutta l’area in cui sono previsti i festeggiamenti.
 
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