Napoli Est, emergenza quarantena: montagne di rifiuti in strada

Napoli Est, emergenza quarantena: montagne di rifiuti in strada
di Alessandro Bottone
Domenica 2 Gennaio 2022, 18:33
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Cassonetti pieni, cumuli di rifiuti in strada, mancato spazzamento delle carreggiate. Situazioni che si registrano, in pieno centro così come in periferia, in diverse zone di Napoli. Nei primi due giorni del 2022 - dopo il cenone e i festeggiamenti di Capodanno - la situazione sembra essere particolarmente critica proprio nei quartieri della periferia.

Le scene di degrado riguardano, ad esempio, il quartiere Ponticelli, nella zona orientale di Napoli.

Numerosi i cumuli a ridosso dei cassonetti: a terra non solo buste con rifiuti ordinari ma anche ingombranti, giocattoli, imballaggi e tanti altri materiali. In realtà, il quartiere di Napoli Est già quotidianamente fa i conti con il fenomeno dello sversamento abusivo di materiali di ogni genere e con le conseguenze di gesti di inciviltà di residenti e passanti. Ad aggravare le circostanze è il mancato sviluppo del servizio di raccolta differenziata porta a porta che attualmente riguarda soltanto aree limitate.

 

Le micro-discariche di “monnezza” sono un duro colpo all’igiene e al decoro di molte strade di Ponticelli: il quartiere risente anche dell’azione di residenti dei Comuni limitrofi così come degli "sversatori seriali". Un particolare sforzo è necessario per rimuovere mobili, suppellettili, elettrodomestici e materassi dalle strade. Ancora peggio nel caso di pneumatici, carcasse di veicoli, residui di lavori edili ed amianto. In tal senso sono indispensabili le operazioni straordinarie dell’azienda comunale Asìa Napoli. I costi ulteriori di tali interventi hanno ricadute importanti sulle casse comunali.

Sulle criticità del servizi rifiuti di queste ore è intervenuto anche Paolo Mancuso, il quale ha specificato che «i motivi sono legati principalmente agli effetti che il covid ha avuto sul personale ASIA. Sono infatti circa ottanta gli operatori in quarantena, più altri in malattia ordinaria». Di qui l'impossibilità di raccolta, pulizia e spazzamento. «In alcune aree periferiche, dove vi è stata più intensa esplosione di fuochi, occorre aspettare ulteriori dodici ore per evitare il rischio di pericolosi infortuni del personale», specifica l'esponente della giunta Manfredi che si scusa per il disagio e promette l’efficientamento immediato del servizio.

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