Napoli, la chiesa aperta 24 ore: «Qui preghiamo anche di notte»

Napoli, la chiesa aperta 24 ore: «Qui preghiamo anche di notte»
di Maria Chiara Aulisio
Mercoledì 10 Aprile 2019, 11:30
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La chiesa è aperta 24 ore su 24. «Qui non si chiude mai», commenta il parroco Michele Madonna, alla guida di Santa Maria di Montesanto da molti anni, ideatore di una insolita «scuola di evangelizzazione diocesana» che - se ha fatto storcere il naso a molti colleghi sacerdoti - è riuscita nell'intento di portare via dalla strada decine di ragazzi pronti a finire nelle maglie della criminalità organizzata. Le sue messe traboccano di fedeli e per ascoltare le catechesi di don Michele arrivano da tutta la regione. Anche di notte quando si chiude l'ingresso principale della chiesa e si apre quello secondario per l'ipogeo dove si allestisce l'altare.

È passata l'una: tra i banchi di Santa Maria di Montesanto siede Patrizia, 60 anni. Accanto a lei Rita e Maria, quasi 70, ma sveglie e lucide come se fosse mezzogiorno. «Veniamo qui regolarmente - raccontano le donne - e senza alcun sacrificio, anzi. Sempre più spesso, anche nel cuore della notte, arrivano gruppi di ragazzi che pregano e cantano con noi». Li chiamano «concerti di Dio». D'altronde la musica è al centro dell'evangelizzazione di don Michele dove i suoni, i gesti e il movimento diventano centrali, e indispensabili, per fare presa sui più giovani.
 
Sarà sempre Michele Madonna a occuparsi della gestione degli spazi gratuiti da destinare ai ragazzi nel rinnovato istituto Bianchi di Montesanto, riaperto grazie alla Fondazione Grimaldi onlus. La Comunità di Sant'Egidio baderà agli anziani, il sacerdote avrà invece la responsabilità dei giovani. E ben presto si aprirà anche una scuola.

Sono oltre duecento i bambini che frequentano l'oratorio: guidati da giovani e gente della parrocchia fanno i compiti, giocano a calcetto, seguono corsi di danza e ginnastica, dipingono, e studiano le lingue, naturalmente a costo zero. «Ogni giorno tranne il giovedì, - puntualizza il parroco - che è giornata di preghiera: tutti devono venire a rifornirsi». Quella sera, infatti, la chiesa si riempe all'inverosimile, c'è l'adorazione eucaristica, intorno alle 20, e a partecipare sono davvero in tanti. Un momento di grande suggestione.

La gente è tanta e i posti sono pochi. Così Michele Madonna si è trovato a dover organizzare una notte di preghiera e adorazione al teatro Palapartenope per riuscire a contenere tutti i fedeli. L'appuntamento è fissato per l'11 maggio, a partire dalle 16 e fino a mezzanotte, quando - presso la struttura di via Barbagallo - arriverà anche il cardinale Crescenzio Sepe per la celebrazione eucaristica. Prima di lui è in programma la predicazione di padre Raniero Cantalamessa, teologo e predicatore.
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