Degrado a Napoli, ecco il cimitero delle auto: la natura batte l’incuria

Degrado a Napoli, ecco il cimitero delle auto: la natura batte l’incuria
di Paolo Barbuto
Giovedì 18 Febbraio 2021, 00:53 - Ultimo agg. 11:26
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Sapete quante sono le auto abbandonate sul territorio del Comune di Napoli? Più di tremila. Il dato viene fornito, per arrotondamento, da un vigile che si occupa della questione, il quale spiega che gli importanti risultati raggiunti lo scorso anno sono un gran traguardo ma sul territorio c’è ancora almeno il doppio delle auto già prelevate. Il dato ufficiale della polizia municipale sul “rinvenimento carcasse veicoli” nel 2020 riporta il numero di 1.576 quindi, se è vero che sul territorio ce ne sono almeno il doppio in attesa di recupero, le tremila auto in abbandono sono anche da considerare al ribasso.

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Il problema, però, è anche legato alla terminologia utilizzata, perché, per la burocrazia, un’auto è considerata “carcassa” solo a determinate condizioni: non deve avere le targhe, deve essere palesemente vandalizzata e, per ottenere la rimozione immediata deve anche essere stata trasformata in un ricettacolo di immondizia. Adesso capirete tutti che un’auto prima di essere ridotta in questo stato ha bisogno di trascorrere lunghi anni di abbandono: insomma, per intenderci, nel novero delle auto considerate carcasse non potrebbe essere considerata nessuna di quelle che vi mostriamo in fotografia in questa pagina, sicché il numero di mezzi in abbandono diventa enormemente più alto.

Prima di arrivare alla fase del prelievo con carro attrezzi, riservato solo alle vetture senza targa e piene di pattume, bisogna percorrere un lungo e tortuoso tragitto ufficiale. La polizia municipale, dopo aver individuato un’auto che appare in abbandono ma non è vandalizzata e ha ancora le targhe, di primo acchito manda una nota al proprietario chiedendogli di intervenire per spostare quel veicolo fermo da troppo che rischia di diventare un pericolo.

Dopo qualche tempo si verifica se il proprietario ha fatto qualcosa: in caso contrario gli viene rivolto un altro invito, stavolta più perentorio, che minaccia il prelievo tramite carro attrezzi. Solo nel caso in cui anche il secondo invito finisce nel vuoto, si procede alla rimozione dell’auto che segue il percorso di tutte le vetture portate via dal carro attrezzi: viene portata in un deposito dove il proprietario dovrà andarla a recuperare pagando le spese di rimozione e di custodia. Il problema, però, è che nella maggior parte dei casi le vetture abbandonate sono sprovviste di copertura assicurativa, e questo complica notevolmente le cose perché prevede anche che venga elevato un sostanzioso verbale per la mancanza di quel documento. 

La polizia municipale, come abbiamo sottolineato, è molto attiva sul fenomeno. Gli oltre millecinquecento rinvenimenti del 2020 testimoniano l’alacrità del lavoro dei vigili di Napoli, anche se proprio nel corso del 2020 si è abbattuta sul Corpo una piccola tempesta riguardo la vicenda delle “carcasse”. Una denuncia anonima ha spinto la Procura ad aprire un’indagine sul prelievo delle auto in abbandono: secondo l’anonimo (che presenta una semplice denuncia e non una certezza. Finché non verranno accertati i fatti), alcuni vigili avrebbero messo in atto prelievi forzosi di auto non considerate carcasse ma sprovviste di assicurazione, per poi indurre i proprietari a lasciarle in rottamazione in cambio della cancellazione della multa per mancata copertura assicurativa. La vicenda, lo ribadiamo ancora una volta, è tutt’ora oggetto di indagine; resta una semplice denuncia, per adesso senza nessun tipo di conferma. Nel frattempo, però, la gestione di questa porzione della rimozione delle auto considerate carcasse, è stata portata negli uffici del comando di via De Giaxa dove viene monitorata con costanza e puntualità proprio per cancellare ogni sorta di ombra dalle attività della polizia municipale di Napoli.

L’esperienza di ciascuno di voi lettori, v’insegna che non esiste quartiere esente dal fenomeno delle auto abbandonate: lungo i vostri percorsi quotidiani ne incontrerete certamente qualcuna, è una questione di statistica. Ovviamente ci sono aree periferiche e abbandonate dove è più facile trovare carcasse d’auto, ma in genere si tratta di vetture rubate e poi smontate e abbandonate. Il fenomeno delle macchine lasciate marcire agli angoli delle strade è invece più intenso nei quartieri estremamente vivi e (spesso) in quelli a maggior reddito pro capite dove è più facile dimenticarsi d’avere un’automobile piuttosto che provare a venderla per recuperare qualche euro.

C’è, ovviamente, anche una questione parallela riservata ai mezzi a due ruote: sono tantissimi ma siccome sono meno invadenti e visibili delle auto, spesso non vengono nemmeno segnalati. 

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