Al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi il sindaco Gaetano Manfredi - e quelli di Roma e Milano Gualtieri e Sala - hanno chiesto fatti concreti per affrontare l'emergenza sicurezza nelle tre grandi aree metropolitane del Paese. E Piantedosi il suo lo ha fatto. Il metodo del ministro, ascoltare e non promettere, tornare e dare risposte con i fatti, ha soddisfatto i sindaci. Di sicuro è soddisfatto Manfredi. Nella call con i tre primi cittadini, prefetti e questori e il Capo della Polizia Lamberto Giannini il titolare del Viminale ha assegnato nuovi fondi di sicurezza urbana - 5 milioni a Napoli con i quali si possono assumere 150 vigili urbani a tempo determinato - e nuove funzioni a chi indossa la fascia tricolore. Il sindaco - come chiesto da Manfredi - in sede di Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica potrà insieme al prefetto individuare le zone calde da blindare. Fino a ieri la condivisione era un atto di galanteria istituzionale che non è mai mancata tra Manfredi e il prefetto Claudio Palomba, da oggi l'ex rettore d'ufficio potrà entrare nella dinamica della sicurezza pubblica. Queste le due più significative novità dal punto di vista della gestione della sicurezza. In questa cornice si innesta il piano sicurezza vero e proprio.
Piantedosi ha condiviso con Manfredi che Mergellina è ufficialmente una frontiera criminale.
In chiave movida Piantedsi ha preso l'impegno di portare in seno al Governo la necessità di una misura di carattere nazionale che possa dare ai sindaci la possibilità di agire sulle aperture e chiusure dei negozi che vendono alcool. Una vera piaga per i giovani il consumo dei cicchetti. Tra un paio di settimane il tavolo delle aree metropolitane tornerà a riunirsi su questo punto. È previsto - sempre in chiave movida - un maggiore impiego dell'Esercito. Un capitolo a parte è quello della videosorveglianza, un neo della riunione di ieri è proprio questo. A Ponticelli e Pianura dove si spara di più e da dove provengono killer e boss in erba le telecamere ci sono ma ancora non è stato trovato il modo di gestirle. Il ministro tra un paio di settimane potrebbe relazionare anche su questa spinosa vicenda.
Una giornata intensa quella di ieri che ha vissuto su due momenti. Il primo in mattinata dove si è tenuto un Comitato nel corso del quale sono stati raccolti i dati delle operazioni fatte in quest'anno e spediti al Ministero dell'Interno. E sulla scorta di questi data sono maturate le decisioni di Piantedosi. Nel corso di questa riunione il sindaco di Napoli ha ribadito le sue richieste: la necessità di un maggior presidio del territorio nelle ore notturne e strumenti normativi nazionali per affrontare il tema degli orari e delle limitazioni agli esercizi commerciali che vendono alcool. Manfredi ha sottolineato al ministro che «ci sono alcune zone della città che ormai sono sature e ciò va ad aggravare la situazione». In questi senso a Palazzo San Giacomo stanno lavorando a delibere che mirano a blindare - questa volta a difesa degli artigiani storici - alcune strade come San Gregorio Armeno la via dei pastori e via San Sebastiano dove ancora oggi ci sono maestri liutai.