«Napoli va disarmata», fondi in arrivo per la movida sicura e metal detector

Troppi coltelli e pistole in giro, pronta la task force sicurezza

Il ministro Matteo Piantedosi
Il ministro Matteo Piantedosi
di Luigi Roano
Martedì 28 Marzo 2023, 07:10 - Ultimo agg. 16:14
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Al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi il sindaco Gaetano Manfredi - e quelli di Roma e Milano Gualtieri e Sala - hanno chiesto fatti concreti per affrontare l'emergenza sicurezza nelle tre grandi aree metropolitane del Paese. E Piantedosi il suo lo ha fatto. Il metodo del ministro, ascoltare e non promettere, tornare e dare risposte con i fatti, ha soddisfatto i sindaci. Di sicuro è soddisfatto Manfredi. Nella call con i tre primi cittadini, prefetti e questori e il Capo della Polizia Lamberto Giannini il titolare del Viminale ha assegnato nuovi fondi di sicurezza urbana - 5 milioni a Napoli con i quali si possono assumere 150 vigili urbani a tempo determinato - e nuove funzioni a chi indossa la fascia tricolore. Il sindaco - come chiesto da Manfredi - in sede di Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica potrà insieme al prefetto individuare le zone calde da blindare. Fino a ieri la condivisione era un atto di galanteria istituzionale che non è mai mancata tra Manfredi e il prefetto Claudio Palomba, da oggi l'ex rettore d'ufficio potrà entrare nella dinamica della sicurezza pubblica. Queste le due più significative novità dal punto di vista della gestione della sicurezza. In questa cornice si innesta il piano sicurezza vero e proprio.

Piantedosi ha condiviso con Manfredi che Mergellina è ufficialmente una frontiera criminale.

E quindi il ministro sposa la linea del sindaco di tenere sotto i riflettori delle forze dell'ordine il teatro di due fatti di sangue con due morti ammazzati entrambi giovanissimi, poco meno di 20 anni. Il primo già un boss della camorra, il secondo un innocente ragazzo di Pianura che di mestiere faceva il piazzaiolo ucciso per errore da un altro giovane rampollo di una famiglia camorristica. Un piano sicurezza che punta su controlli notturni «le ore dove avvengono i fatti più gravi» ricorda Manfredi. L'elemento operativo di maggiore impatto è un uso più massiccio dei metal detector a Mergellina e non solo, Napoli, questo il ragionamento, è una città da disarmare ci sono troppi coltelli e pistole in giro. Le forze dell'ordine in questo modo potranno effettuare controlli non invasivi. I metal detector sono un forte deterrente per chi porta armi perché il pistolero di turno sa che in caso di controlli non può passarla liscia. Altro elemento di rilievo è una task force che coinvolge Comune, Prefettura, Asl, Guardia di finanza e naturalmente la magistratura è il controllo degli affitti facili nelle aree adiacenti la Stazione centrale e il Vasto individuate come centrali dove le armi si trovano a buon mercato. Nella sostanza c'è gente che affitta case con troppa facilità senza informarsi su chi sono gli inquilini, e spesso sono contrabbandieri di armi. Non solo, gli affitti invisibili sono il motore di altri mercati illegali come quello della prostituzione e lo spaccio di droga, di qui la stretta. E i rinforzi? Oltre alle assunzioni dei vigili si punta nell'immediato a riorganizzare le forze in campo con anche l'ausilio dei militari a supporto delle forze di polizia e della polizia municipale. 

In chiave movida Piantedsi ha preso l'impegno di portare in seno al Governo la necessità di una misura di carattere nazionale che possa dare ai sindaci la possibilità di agire sulle aperture e chiusure dei negozi che vendono alcool. Una vera piaga per i giovani il consumo dei cicchetti. Tra un paio di settimane il tavolo delle aree metropolitane tornerà a riunirsi su questo punto. È previsto - sempre in chiave movida - un maggiore impiego dell'Esercito. Un capitolo a parte è quello della videosorveglianza, un neo della riunione di ieri è proprio questo. A Ponticelli e Pianura dove si spara di più e da dove provengono killer e boss in erba le telecamere ci sono ma ancora non è stato trovato il modo di gestirle. Il ministro tra un paio di settimane potrebbe relazionare anche su questa spinosa vicenda. 

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Una giornata intensa quella di ieri che ha vissuto su due momenti. Il primo in mattinata dove si è tenuto un Comitato nel corso del quale sono stati raccolti i dati delle operazioni fatte in quest'anno e spediti al Ministero dell'Interno. E sulla scorta di questi data sono maturate le decisioni di Piantedosi. Nel corso di questa riunione il sindaco di Napoli ha ribadito le sue richieste: la necessità di un maggior presidio del territorio nelle ore notturne e strumenti normativi nazionali per affrontare il tema degli orari e delle limitazioni agli esercizi commerciali che vendono alcool. Manfredi ha sottolineato al ministro che «ci sono alcune zone della città che ormai sono sature e ciò va ad aggravare la situazione». In questi senso a Palazzo San Giacomo stanno lavorando a delibere che mirano a blindare - questa volta a difesa degli artigiani storici - alcune strade come San Gregorio Armeno la via dei pastori e via San Sebastiano dove ancora oggi ci sono maestri liutai. 

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