«Il primo dicembre chiuderà il centro di Soccavo per la cura dei Disturbi alimentari e i pazienti rimarranno senza un luogo di riferimento dove incontrare nutrizionisti e terapeuti. Il centro, invece, da luglio stava per attrezzarsi per diventare semiresidenziale ed invece verrà destinato ad altro. Senza avere attrezzato altre strutture territoriali, di fatto le famiglie e i pazienti stessi vengono lasciati soli. Una medicina che acquisisce sempre più un’impronta aziendale facendo diventare la salute un prodotto e non un diritto, perde il carattere "universalistico", tipico di uno stato sociale, che dovrebbe garantire l'assistenza sanitaria a tutti i cittadini ed in modo egualitario. Un altro presidio sanitario pubblico che chiude, ancora una volta i cittadini restano privati di un servizio sanitario fondamentale, siamo vicino alle famiglie e ai pazienti e chiediamo che venga fatto ogni sforzo per scongiurare tale preoccupante evenienza». Lo affermano in una nota congiunta l'Assessore alla salute Francesca Menna e l'Assessore ai giovani Alessandra Clemente.
Napoli, l'allarme del Comune: chiude il centro disturbi alimentari di Soccavo
Lunedì 30 Novembre 2020, 20:10
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