«La Confcommercio non sarà baretti-centrica». Parola di Massimo Di Porzio, attuale presidente Fipe, che oggi sarà eletto presidente di Confcommercio Napoli (provincia compresa), e di Aldo Maccaroni, che farà parte del nuovo Consiglio. Quest’ultimo è anche presidente dell’associazione Chiaia night - che rappresenta i gestori dei locali della city - e consigliere Fipe.
Chi meglio di loro può gettare acqua sul fuoco dopo le accuse rivolte ai futuri vertici di Confcommercio dalla presidente uscente Carla Della Corte? «Non condivido e non condividiamo ciò che ha detto Della Corte - rimarca Maccaroni -.
I dubbi della presidente uscente nascono dal fatto che la cordata che subentrerà da oggi - le votazioni del Consiglio direttivo si terranno alle 12 - sia rappresentata da esponenti di spicco della Fipe, leader nel settore della ristorazione, dell’intrattenimento e del turismo, come appunto Di Porzio e Maccaroni. Un addio al veleno quello di Della Corte, dal quale il futuro establishment di Confcommercio prende le distanze.
«Abbiamo fatto un percorso molto trasparente - spiega DI Porzio -. Lo Statuto è stato votato in un’assemblea pubblica e c’era anche la presidente uscente. Poi che io sia espressione della Fipe non posso rinnegarlo. La città e la nostra associazione hanno tanto anime e verrà data voce a tutti. Sgombriamo il campo dalle polemiche - aggiunge il futuro numero uno di Confcommercio -. Ogni cambiamento si porta dietro qualche strascico. È anche normale che ci sia. Io ho sempre fatto, anche con la Fipe, un’operazione sindacale a 360 gradi. Una volta che verrò eletto presidente terrò contro di tutte le categorie». Lo stesso Di Porzio ricorda un recente incontro con il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi: «Avevo chiesto al primo cittadino una limitazione dei pubblici esercizi rispetto alle nuove aperture, come avviene in altre città, come Roma, Genova e Manfredi ha sposato la nostra linea. Proprio perché ho chiaro che occorre aiutare tutti i commercianti».
La lista - unica - candidata al Consiglio direttivo è composto da Massimo Di Porzio, Luigi Muto, Salvatore Trinchillo, Roberto De Laurentiis, Aldo Maccaroni, Domenico Filosa, Rosita Matrone, Pasquale Legora De Feo, Giovanni Battista De Meo, Vincenzo De Falco, Georgia Forte, Vincenzo Mosella, Claudio Ricci. La fotografia sul prossimo futuro prova a scattarla Maccaroni: «Confcommercio non sarà la mamma dei baretti. Ciò che dice Della Corte non sta né in cielo né in terra. Saremo la mamma di tutti coloro che fanno capo a Confcommercio». E poi c’è la provincia, spesso dimenticata. «Non siamo l’associazione di via Chiaia, piazzetta Rodinò, via Bisignano, o piazza Vanvitelli. Esistono le periferie ed esiste tutta la provincia di Napoli, che non vedono l’ora di essere rappresentati».