Napoli, corteo per ricordare Maikol, ucciso a Forcella: «Cosa hanno fatto le istituzioni?»

Napoli, corteo per ricordare Maikol, ucciso a Forcella: «Cosa hanno fatto le istituzioni?»
di Melina Chiapparino
Giovedì 14 Gennaio 2016, 19:04 - Ultimo agg. 19:57
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NAPOLI - Amici, parenti e tanta gente comune in corteo questa sera a Napoli per ricordare Maikol, il giovane ucciso a Forcella il 31 dicembre 2014. La manifestazione prende il nome di «Un popolo in cammino» ed è partita nel pomeriggio da piazza Calenda, all'esterno del teatro Trianon. 

"Su questi marciapiedi mio figlio si guadagnava il pane" dice Carmela, madre di Maikol, mentre indica un posticino tra i negozi, all'altezza del civico 170 dove il figlio lavorava ogni giorno come venditore ambulante. Al suo fianco il padre Antonio e i 3 fratelli insieme ad un fiume di persone capeggiati dagli amici del 27enne e dai familiari di Luigi Galletta e Genny Cesarano. «Chiediamo alle istituzioni cosa avete fatto per Maikol, Genny e Luigi» c'è scritto in uno degli striscioni esposti durante la silenziosa marcia.

«Sei stato strappato dalla vita troppo presto ma resterai sempre nei.nostri cuori» recita lo striscione del corteo che ha attraversato Forcella.Tra i presenti i parroci Don Luigi Calemme e Padre Angelo Berselli, oltre alla assessore Alessandra Clemente e Nino Daniele, il consigliere regionale Francesco Borrelli, il consigliere Municipale Armando Simeone e Mario Coppeto,presidente della V municipalità.

Il corteo organizzato dagli amici di Maikol è stato supportato dalle realtà della rete «Un popolo in cammino» per la quale erano presenti tra gli altri Ivo Poggiani e Gino Monteleone. Il corteo si è concluso con uno scroscio di applausi davanti al Bar dove maikol è stato ucciso

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