Napoli, il tesoro degli Incurabili cade a pezzi: traslocati i pazienti, via la storica Farmacia

Napoli, il tesoro degli Incurabili cade a pezzi: traslocati i pazienti, via la storica Farmacia
di Paolo Barbuto
Domenica 7 Aprile 2019, 08:00 - Ultimo agg. 15:28
3 Minuti di Lettura

Una riunione è stata già convocata per martedì mattina, sul tavolo un unico, determinante tema, il salvataggio degli antichi vasi esposti nella Farmacia degli Incurabili che pure è coinvolta nel lento collasso della struttura ospedaliera.

Al tavolo i vertici della Asl, il professor Rispoli che è responsabile dei beni artistici dell'Asl e soprattutto la soprintendenza che dovrà dare suggerimenti operativi e supporto per le delicatissime operazioni di confezionamento e trasporto di quei vasi, opere d'arte per le quali non si può correre il rischio di danneggiamento. Con la soprintendenza si discuterà anche del destino delle tele custodite nella chiesa di Santa Maria del Popolo che si trova all'interno dell'ospedale, nella quale due settimane fa si verificò il crollo del pavimento alle spalle dell'altare.
 
Già da qualche tempo erano state notate crepe alle pareti della farmacia e piccoli allargamenti fra le fughe delle maioliche che abbelliscono il pavimento della farmacia. Ogni dettaglio veniva tenuto sotto controllo con tanto di misurazione costante delle aperture sul pavimento per monitorarne l'evoluzione.

Ieri, dopo l'allarme lanciato per tutta la struttura ospedaliera, è stato effettuato anche un controllo alla Farmacia che era chiusa da più di un mese, e sono stati constatati peggioramenti nella situazione delle spaccature su muri, soffitti e pavimento.

Nel primo ambiente della Farmacia i danni che sembrano più ingenti sono quelli che si vedono nella volta del soffitto: grosse crepe e piccoli cedimenti di stucco che segnalano problemi importanti. Quelle crepe, però, spiegano i tecnici, sono lì da tempo e non hanno mostrato modifiche sostanziali in seguito agli ultimi eventi.

È avvicinandosi all'angolo delle scaffalature che reggono gli antichi albarelli (i vasi da farmacia), alle spalle del grande tavolo, che si percepisce un dislivello sotto i piedi. Si tratta di un leggero avvallamento nel pavimento e si trova sulla parte sinistra dell'ambiente rispetto all'ingresso. È la parete che si trova più vicina alla porzione dell'ospedale, esterna alla farmacia, che da mesi viene sostenuta da una struttura di tubi innocenti dopo che venne notata una spaccatura nel marmo di fianco alla porta d'accesso.

Nella seconda sala, quella più grande e affascinante della Farmacia, i tappeti che proteggono il pavimento di maioliche antiche sono sollevati. i tecnici hanno appena eseguito le verifiche definitive prima di decretarne la chiusura: le fughe fra le mattonelle in alcuni punti si sono allargate in maniera allarmante. Le maioliche dovrebbero essere affiancate l'una all'altra, invece in alcuni punti c'è un centimetro di spazio, segno chiaro della «piegatura» dell'edificio verso il cortile, laddove si sono registrati i dissesti più profondi. In quella sala perfino qualcuna delle scaffalature intarsiate, anche quelle vere e proprie opere d'arte, ha subito lesioni: il cedimento sottostante ha provocato spaccature nel legno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA