Napoli, degrado fuori scuola: petizione al sindaco dagli studenti di Ponticelli

Napoli, degrado fuori scuola: petizione al sindaco dagli studenti di Ponticelli
di Alessandro Bottone
Giovedì 21 Aprile 2022, 15:04
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Marciapiedi luridi, rifiuti già in mattinata, pareti usurate. Circostanze che da tempo rendono fatiscente lo spazio antistante la scuola di cupa San Pietro, stradina nel cuore di Ponticelli, quartiere nella zona orientale di Napoli. Una situazione di degrado che i giovanissimi dell'istituto comprensivo 49° Toti-Borsi-Giurleo non accettano e vogliono assolutamente cambiare, pronti a sporcarsi le mani in prima persona. Prima, però, hanno chiesto aiuto al sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, al vicesindaco nonché assessora all'istruzione, Maria Filippone, e alla Municipalità di Napoli Est guidata da Sandro Fucito.

Nella petizione, lanciata sul portale online Change, gli studenti della "seconda D" delle medie - nove femmine e quattro maschi - evidenziano i problemi della strada che utilizzano quotidianamente. Sporcizia e deiezioni canine sono ovunque. Il punto in cui insistono i cassonetti è in pessime condizioni con il percolato che ha rovinato il manto rendendolo scivoloso. I bidoni dell'indifferenziato - utilizzati a ogni ora - e i rifiuti abbandonati a ridosso impediscono il passaggio in sicurezza dei pedoni «costringendo noi studenti a percorrere pericolosamente la carreggiata adibita alle automobili». Di qui la richiesta di spostare i cassonetti e di ripulire approfonditamente il marciapiedi.

A ben vedere stamattina una macchina spazzatrice era a lavoro proprio in tale tratto: potrebbe essere il primo segnale di quanto chiesto dagli adolescenti. Ma non basta.

I giovani descrivono anche le condizioni del muro di cinta che si presenta particolarmente usurato con la caduta di buona parte del rivestimento. In alcuni tratti emerge ancora un vecchio murales ormai deteriorato e ricoperto di muffa: è l'opera "Situazioni dell’infanzia" realizzata nel 1986 da Felice Pignataro. Circa duecento metri quadrati di street art cancellati dal tempo. Gli scolari sono pronti a riqualificare la parete ma prima è necessario prima risanare il muro: dunque, occorre l'intervento dell'amministrazione locale.

 

Le petizione - promossa nell'ambito di un progetto 'Connessioni digitali' di Save the Children che vede protagonisti gli studenti dell'istituto di Ponticelli - è una delle azioni previste contro l'analfabetismo digitale. Si studia e ci si impegna per usare internet e le sue opportunità e potenzialità. Si lavora, infatti, a diversi contenuti multimediali. In particolare, l'appello appena lanciato dagli studenti è un esperimento di educazione civica: si insiste sull'identità culturale e sulla consapevolezza e sull'importanza di conoscere le tradizioni e la storia del quartiere. Un esercizio indispensabile per trasferire una immagine diversa di questo angolo di Napoli spesso associata esclusivamente ai brutti fatti di cronaca. «Lo scopo è riportare la bellezza anche all'esterno della scuola. All'interno facciamo tanto, cerchiamo di stimolarli ad avere tanti interessi, a essere cittadini attivi e a capire quanto possiamo cambiare, nel nostro piccolo, a partire dalle cose che ci circondano, degli scenari più ampi», spiega la professoressa Nicoletta Nardi, docente di italiano e storia.

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C'è un altro spazio pubblico "attenzionato" nella petizione: è quello che insiste davanti il plesso centrale dell'istituto, ovvero la storica scuola "Enrico Toti" di piazza Vincenzo Aprea. Qui bisogna curare maggiormente le aiuole e installare nuove panchine e cestini. La fontana è in pessime condizioni da mesi: l'acqua è impantanata nella vasca, con diversi rifiuti e fogliame, covo di uccelli e insetti. Sono indispensabili diversi interventi anche per la storica struttura scolastica: in questo plesso, infatti, è impossibile utilizzare i laboratori perché il corridoio d'accesso è interdetto per problemi al soffitto. Per frequentare la palestra si utilizza un ingresso secondario. Ci sono altre parti da sanare, ora messe in sicurezza per evitare che vengano giù i calcinacci. La professoressa Chiara Lucia Schiavo, che dirige l'istituto comprensivo Toti-Borsi-Giurleo di Ponticelli, tiene a evidenziare che la municipalità di Napoli Est è sempre intervenuta, con i suoi tecnici, con celerità di fronte alle criticità descritte. Il problema è la mancanza di risorse adeguate per riparare tutti i danni dovuti alle infiltrazioni di acqua piovana e, naturalmente, all'usura dell'edificio. E poi c'è il verde da tagliare per restituire il cortile ai giovanissimi. Ulteriore sfida è restituire la palestra del plesso di cupa San Pietro agli studenti: lo spazio è inagibile dallo scorso settembre per problemi al soffitto.

Nonostante oneri e burocrazia cui far fronte quotidianamente, l'istituto comprensivo di Ponticelli - che ha tre plessi - è una vera e propria eccellenza del territorio. Si insiste sulla didattica innovativa e si promuove la rete con realtà del terzo settore sociale per specifici progetti rivolti ai giovanissimi. Accompagnati dai loro docenti i giovanissimi vivono e frequentano spesso gli spazi del quartiere: di qui l'idea di appellarsi agli amministratori locali per rivitalizzare alcune aree fatiscenti. Siamo sicuri che saranno ascoltati così da poter presto raccontare una bella esperienza di senso civico che parte dal basso e dagli adulti di domani.

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