Napoli, la denuncia di una mamma: «Lo sfregio a mio figlio disabile perché ho il posto auto riservato»

Napoli, la denuncia di una mamma: «Lo sfregio a mio figlio disabile perché ho il posto auto riservato»
di Melina Chiapparino
Giovedì 19 Ottobre 2017, 19:51
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«L’automobile è fonte di vita per mio figlio disabile e chiedo di far rispettare le regole in questo quartiere». Maria Galano, 44enne napoletana che vive all’Arenaccia, mostra la denuncia appena formalizzata alla polizia mentre racconta cosa l'è accaduto. «Questa mattina, come sempre, sono scesa per accompagnare mio figlio a scuola - spiega la mamma del 16enne che ha una rara sindrome con problemi motori - e ho trovato l'auto vandalizzata, addirittura con i cd musicali di mio figlio spezzati e buttati sul sediolino».

La Toyota Yaris che era parcheggiata su via Sant’Attanasio, nel posto disabili regolarmente assegnato a Maria dal Comune di Napoli, era stata danneggiata e, come descritto nella denuncia, vetro e cd rotti erano sparsi sul sediolino del passeggero e un paio di occhiali da sole di marca, invece, erano stati rubati. «Da anni il mio posto auto, assegnato per diritto e per le necessità di mio figlio, è oggetto di discussioni tra gli abitanti del quartiere - spiega la donna - lo spazio riservato viene occupato di continuo oppure ostruito da altre autovetture che mi complicano l’utilizzo del posto, eppure tutti vedono che io esco per fare le terapie con mio figlio o per fargli fare visite mediche».

Maria non ha dubbi sul fatto che il danneggiamento dell’auto sia uno sfregio e questo dubbio è scritto nero su bianco sulla denuncia. Uno sfregio perché lei non si arrende e continua a chiamare i vigili e a non chiudere gli occhi quando qualcuno le occupa il posto o addirittura le parcheggia di fianco in seconda fila. «Mi appello alle forze dell’ordine e alla polizia municipale affinché possano essere intensificati i controlli di coloro che violano le regole - conclude Maria – Mi appello anche a chi nel quartiere è sensibile e mi comprende, dobbiamo unirci contro chi abusa».

Un secondo appello arriva dalla IV Municipalità. «Se fosse un gesto mirato c’è solo da vergognarsi ed esortiamo chi ha visto a riferirlo alla municipalità, così come chi è dotato di telecamere che possa metterle a disposizione - dichiara Armando Simeone, consigliere municipale - sensibilizziamo anche tutti i residenti a fare rete intorno a Maria e a suo figlio ».
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