Diabete, quattro mosse per sconfiggere la patologia: esperti a confronto

Diabete, quattro mosse per sconfiggere la patologia: esperti a confronto
Sabato 21 Novembre 2015, 10:52 - Ultimo agg. 11 Novembre, 20:43
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’Organizzazione mondiale della Sanità ha organizzato in tutto il pianeta la giornata del diabete che a Napoli è coordinata da Lanfranco Scaramuzzino, chirurgo vascolare e presidente dell’Associazione diabete junior Campania Onlus che si occupa in Campania di oltre 1.500 bambini e ragazzi vittime del diabete di tipo 1, dovuto a una reazione immunitaria che distrugge le betacellule del pancreas dove viene prodotta l’insulina. Nella nostra Regione sono circa 380mila i pazienti diabetici che possono evitare le complicanze della malattia con un solo intervento: la prevenzione. Intervento necessario per stimolare le persone a far controllare anche parenti e amici per scoprire gli altri 100mila diabetici della nostra regione che non sanno di esserlo. Quattro mosse per battere il diabete: controllarsi, alimentarsi con attenzione, fare moto e smettere di fumare. “La prima norma è rappresentata dagli esami di laboratorio, primo fra tutti il controllo (da ripetere tre volte nel corso dell’anno) dell’emoglobina glicata il cui valore non deve superare il limite di 6,5. Altri esami: la creatinina per controllare due volte l’anno la funzione renale, il fondo oculare e l’ecocardiogramma da ripetere ogni anno. Poi colesterolo, trigliceridi e microalbuminuria. Alla base di tutto – spiega lo specialista Scaramuzzino - c’è un’alimentazione che deve essere controllata eliminando i grassi animali e orientandosi soprattutto verso la dieta mediterranea; il moto con camminate quotidiane a passo veloce utili anche per aiutare a eliminare i chili in più”. In epoca di spending review è necessario fare tutto il necessario per evitare le complicanze, anche se spesso Regione, aziende sanitarie e ospedaliere hanno difficoltà a convincere i cittadini a partecipare alle campagne di prevenzione. “In realtà mancano anche centri specialistici per alcune patologie direttamente collegate a questa malattia, come il piede diabetico. Disturbo particolarmente grave e doloroso che richiede continui controlli e medicazioni – ricorda Scaramuzzino – per il quale non c’è un’organizzazione pubblica sul territorio mentre bambini e ragazzi diabetici, per fortuna, vengono ben seguiti dagli specialisti dei due Policlinici”. Secondo uno studio della Tor Vergata di Roma il costo per la cura di un paziente diabetico sale dai 437 euro ai 7754 euro se sopravvengono complicanze renali, cardiovascolari, le neuropatie e le retinopatie. Nel corso dei vari appuntamenti in programma in Campania per la giornata mondiale del diabete i pazienti colpiti da questa malattia sono attesi venerdì alle 15 nell’Istituto Sacro Cuore in piazza Europa all’incontro con le istituzioni e i diabetologi. Domenica 15 novembre alle ore 10,30 passeggiata “Mano nella mano da zero a cento anni” con partenza di piazza Trieste e Trento e arrivo al Duomo alle ore 12 dove il vescovo Lemmo celebrerà la Santa Messa.



Sabato 14 dalle ore 9 alle 18 sarà in funzione il ‘Villaggio della Salute’ in piazza Trieste e Trento per il controllo vascolare gratuito, accertamenti podologici, esami della glicemia e dell’emoglobina glicosilata.
Domenica alle ore 18 concerto di Benito Madonia nel Museo Diocesano a Largo Donnaregina.
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