Accoltellato dal branco a 16 anni: spunta la matrice razzista

Accoltellato dal branco a 16 anni: spunta la matrice razzista
di Giuseppe Crimaldi
Sabato 15 Settembre 2018, 12:00
2 Minuti di Lettura
Il più grande avrà avuto 17 anni, il più piccolo 14. Riuniti in un solo gruppaccio. Tornano i bulli del «branco» e scorre ancora sangue nel centro di Napoli. Ieri sera una decina di ragazzini ha prima insultato, poi minacciato e infine aggredito a colpi di coltello un 16enne dominicano. L'episodio - accaduto intorno alle 20,30 - si è verificato sotto gli occhi di decine di testimoni, nessuno dei quali è intervenuto per difendere la vittima.

L'aggressione scatta all'improvviso. Senza un motivo, come da copione: anche se, almeno finora, nessuno può escludere che dietro il raid possa nascondersi una matrice razziale. La vittima - che ha 16 anni, è incensurato e appartiene a una buona famiglia di lavoratori - è infatti un ragazzo mulatto. Ma la stupidità non ha limiti, si sa. E allora ci vuol poco, basta un apprezzamento pesante, uno sfottò che va ben oltre le righe per far degenerare la situazione.

La vigliaccheria degli aggressori esplode a pochi passi da piazza Leone: siamo tra il corso Garibaldi e il Borgo Sant'Antonio Abate, un tempo «feudo» dei baby boss della paranza d'e' criature, protagonisti della sanguinosa faida di Forcella.

Loro sono in dieci, la vittima si ritrova invece da sola. Il sedicenne tenta di difendersi, qualcuno gli sputa addosso, altri continuano a insultarlo senza motivo. Il dominicano viene accerchiato, uno dei più piccoli tra gli aggressori si slaccia la cintura borchiata dai jeans e la brandisce minacciosamente per colpire al volto il sudamericano. A quel punto il 16enne cerca di difendersi, ma c'è poco da fare contro quella assurda violenza brutale.

Ed ecco rispettato il nero copione che caratterizza i branchi. Al culmine della lite spunta la lama di un coltello. Ad impugnarlo è quello, tra gli adolescenti, che per primo avrebbe scatenato la lite. Sferra due fendenti, uno dei quali colpisce la vittima al gomito. Ci sono decine di persone che assistono alla scena, ma si guardano bene di intervenire: perché, si sa, «meglio farsi i fatti propri», tanto più quando a darsela di santa ragione sono dei ragazzini. Poco dopo il dominicano si presenterà al pronto soccorso del Loreto Mare per farsi medicare. Fortunatamente la ferita non è grave. Sul grave episodio indaga ora la polizia.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA